Nobile: "Lecce, col Verona gara difficile. Bisogna mantenere la calma"

Totò Nobile
Totò Nobile
di Antonio IMPERIALE
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Giovedì 7 Marzo 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 21:16
«Fascetti mi aveva fatto entrare in campo, nella ripresa, al posto di Raise. Ci fu una delle tante incursioni di Albertino Di Chiara, io “tagliai” dalla parte opposta, testa-spalla e palla in rete. Indimenticabile, per me, per la mia storia, per la storia del Lecce: era il mio primo gol in serie A, per la mia squadra».
Totò Nobile quel gol lo ha messo in vetrina, nell’albo della sua vita. Lo scenario, quell’8 di settembre del 1985, era quello scaligero dello stadio veronese. «E di fronte avevamo una squadra che di provinciale aveva davvero poco, il Verona del grandissimo Bagnoli, degli stranieri come Briegel ed Elkjaer che sembravano un lusso ma che innalzavano il tono del gioco, e poi i vari Galderisi e compagni e Verona esplodeva di gioia». Era il Verona campione d’Italia, che aveva sorpreso e sbalordito tutti, mandando un messaggio al calcio. «La partita - ricorda Totò Nobile - finì per 2-2, il mio fu il gol del pareggio finale, quello che valeva per il Lecce il primo punto nell’esordio nella massima categoria».
Nobile ricorda con nostalgia quel periodo della sua vita. «Eravamo un grande gruppo, Fascetti un grandissimo allenatore, ci faceva giocare bene, pagammo l’inesperienza, tante situazioni, magari anche piccoli errori che ci costarono il ritorno in serie B». Dal passato al presente. Il Verona, il Lecce. «Il Verona ha sorpreso tutti per la smobilitazione quasi totale effettuata al mercato invernale e la capacità di ricostituire una squadra completa, con Baroni che è riuscito a risistemarla in fretta, sulla stessa lunghezza del Cagliari, ad un solo punto dal Frosinone e dall’Udinese e a due lunghezze da Empoli e Lecce, puntando magari ad un sorpasso che sarebbe clamoroso al Via del Mare per Marco Baroni. Ormai in zona salvezza le carte sono state ribattute e se è vero che c’è la Salernitana che sembra irrimediabilmente già fuori dai giochi nonostante l’avvicendamento di allenatori, magari nella speranza di un colpo al fischio finale della stagione come nello scorso campionato, è anche vero che il Cagliari che va a vincere a Empoli fa pensare, ed è anche terribilmente vero che il Lecce che non ha più l’ampio margine di prima». Ha visto la squadra giallorossa in trasferta in Emilia Romagna ed in Piemonte, Totò Nobile. «In particolare a Torino non è riuscito a capitalizzare quanto creato. Se lo avesse fatto forse staremmo parlando di una classifica diversa. Purtroppo non è più come prima, all’inizio ci andava tutto bene. Ora bisogna riprendere con calma, senza panico. È vero che la squadra è giovane, ma società e tecnico la aiuteranno a ritrovarsi sul piano della personalità e della fiducia, evitando magari quegli errori madornali a catena delle ultime partite». Baroni verrà a Lecce con voglia di rivincita sulla mancata conferma? «Baroni è un professionista serio. A Lecce gli hanno voluto molto bene e lo hanno trattato benissimo tutti, dai tifosi, alla società, ai giocatori. Vorrà vincere per il suo Verona. Sta al Lecce regalargli l’amarezza della sconfitta considerata l’urgenza della classifica. Sbagliare più non si può. Si va verso un finale thrilling».
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