Impasse Lecce, smarrito il gol. Cinque gare senza vittoria e appena due punti

Impasse Lecce, smarrito il gol. Cinque gare senza vittoria e appena due punti
di Michele TOSSANI
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Lunedì 30 Ottobre 2023, 05:00

Il Lecce sta attraversando un momento di impasse. Dopo aver conquistato 11 punti nelle prime 5 partite di campionato i giallorossi hanno infatti racimolato appena altri 2 punti nelle ultime 5 giornate. Oltre ai ko con Juventus e Napoli nei passati duecentosettanta minuti i giallorossi hanno messo insieme due pareggi (contro Sassuolo e Udinese) e una sconfitta (con il Torino). L’ultima vittoria casalinga al Via del Mare risale allo scorso 22 settembre, grazie all’1-0 inflitto al Genoa. La battuta d’arresto casalinga contro il Toro desta un po’ di preoccupazione soprattutto per come si è sviluppato il secondo tempo. La prima metà di gara infatti è stata in linea con le prestazioni offerte contro Sassuolo e Udinese, vale a dire con un Lecce propositivo e in grado di macinare gioco. Nella ripresa invece si è assistito ad una gara confusionaria da parte giallorossa. Roberto D’Aversa, ancora una volta, ha azzeccato i cambi, inserendo via via tutto il materiale offensivo a disposizione nei vari Strefezza, Sansone e Oudin, ai quali poi veniva aggiunta nuova spinta propulsiva sulla sinistra tramite l’innesto di Dorgu. Il tecnico salentino ha anche provato a cambiare la disposizione base della squadra, chiedendo proprio a Sansone e a Oudin di lavorare sotto la punta Piccoli, a sua volta entrato in campo per prendere il posto di un Krstovic mai servito a dovere (l’attaccante si è costruito da solo il suo tiro in porta nel primo tempo). 

Stavolta però, diversamente da quanto successo in passato, i sostituti usciti dalla panchina sono stati evanescenti e non hanno dato il solito, prezioso, contributo in termini di qualità, necessario per cambiare l’esito della gara.  C’è da dire che il Lecce, nei secondi quarantacinque minuti, ci ha sì provato (arrivando a registrare un baricentro di 57.74m) ma lo ha fatto con poco senso tattico. La compagine giallorossa ha fatto ricorso praticamente soltanto a palle laterali (22 quelle prodotte in totale nel corso dei novanta minuti di gioco) come strumento di rifinitura, senza però riempire adeguatamente l’area difesa da Vanja Milinkovic-Savic. In pratica, l’assalto agli ultimi sedici metri del Torino si svolgeva attraverso cross dalla trequarti effettuati da Gallo. Non a caso il laterale del Lecce è risultato il giocatore ad aver toccato il maggior numero di palloni fra i suoi (71) e ad aver fornito più palle laterali con 9. Di queste però soltanto 2 hanno trovato un compagno di squadra. Tutto ciò, come detto, anche perché l’area granata non era riempita a sufficienza dai giocatori leccesi, con Sansone, Oudin, Strefezza che tendevano a stazionare fuori dagli ultimi sedici metri. Non si sono visti, poi, nemmeno i passaggi provenienti dal fondo dell’area di rigore verso la zona del dischetto, solitamente difficili da contenere da parte avversaria.

Insomma una squadra che in quel momento ha fatto fatica, evidenziato poca lucidità nella gestione della palla nella metà campo avversaria, con tocchi e passaggi sbagliati. Guardando tutta la partita, alla fine i padroni di casa hanno collezionato 11 tiri totali e 6 in porta, 4 dei quali dall’interno dell’area di rigore. Le occasioni per segnare ci sono dunque state. 

Allargando il ragionamento alle ultime tre gare, contro il Sassuolo la squadra di D’Aversa ha prodotto 13 conclusioni, 4 verso la porta avversaria. A Udine il dato finale è stato di 12 tiri con uno soltanto fra i pali difesi dal portiere bianconero Silvestri. In totale quindi il Lecce visto all’opera contro Sassuolo, Udinese e Torino ha effettuato 36 conclusioni (11 verso la porta avversaria) per una media di 12 a partita (3.66 in porta). Nelle precedenti sette giornate il dato dei tiri totali effettuati dai giallorossi è stato di 82 (media di 11.71 a incontro), dei quali 25 (media di 3.57) nello specchio. A fronte di dati simili (per quanto riguarda i tiri) fra le prime sette partite di campionato e le ultime tre, c’è da registrare un decremento in termini di efficacia. I gol segnati infatti sono stati 8 nelle 7 partite iniziali del torneo (1.14 a partita). Nelle ultime tre uscite le reti realizzate sono state invece solo 2 (media di 0.66). Insomma, negli ultimi weekend i pugliesi stanno tirando peggio. Per tornare a vincere quindi il Lecce deve ritrovare una manovra offensiva efficace, mostrandosi più continuo nel creare situazioni di pericolo agli avversari e più cinico nel finalizzare le occasioni a disposizione. Anche perché, dopo la Coppa Italia, il Lecce ha due avversari estremamente complicati da affrontare, la Roma e il Milan. Al momento la classifica sorride, ma occorre tornare a muoverla con la vittoria. 

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