Il Taranto dà l’assalto al podio. Kanoute pronto al rientro

Il Taranto dà l’assalto al podio. Kanoute pronto al rientro
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Sabato 2 Marzo 2024, 05:00

Il futuro in nove giorni. Taranto allo sprint finale: superate brillantemente le insidie di febbraio (undici punti complessivi messi in cascina: tre vittorie casalinghe e due pareggi in trasferta) e, allargando gli orizzonti, pure quelle di gennaio (soltanto una sconfitta, quella di Messina), la compagine ionica è pronta a tuffarsi, a capofitto, nella prima decade di marzo, quella che potrebbe realmente delineare l’obiettivo di una squadra che – conservata la categoria – punta ora a blindare la zona playoff e, perché no, a strizzare l’occhio verso il podio. Capuano ne è consapevole e chiama alle armi tutto l’organico: anche chi ha giocato meno dovrà fare la sua parte perché, in vista dell’ultimo turno infrasettimanale, i punti in palio pesano e le giornate che separeranno le squadre dal termine del campionato si ridurranno drasticamente. 

Turnover o meno, il Taranto anti-Turris appare già delineato salvo eventuali defezioni dell’ultima ora. La novità principale riguarda il rientro di Kanoute che, scontato il turno di squalifica, andrà a riprendersi il posto nel tridente: contro il Catania, paradossalmente, la sua assenza si è avvertita poco, ma per una squadra che, fuori casa, fa delle ripartenze il suo marchio di fabbrica, un calciatore del suo calibro, che tra l’altro ha segnato sette delle 13 reti complessive proprio in trasferta, diventa fondamentale. Il tecnico, però, guarda anche a medio-termine: dopo la Turris, in sei giorni bisognerà fronteggiare anche gli ostacoli Virtus Francavilla e Juve Stabia. Ed ecco perché la scelta degli interpreti, già a partire da domani, terrà conto anche dell’ulteriore tour de force che il campionato proporrà. Potrebbero rivedersi dal 1’ sia Mastromonaco che Riggio: il primo, complice una condizione fisica non eccezionale, non sta vivendo una stagione superlativa, come ad esempio fu la precedente, in rossoblù anche se gode della totale fiducia del suo allenatore, il secondo è chiamato a riscattare qualche prestazione in ombra di troppo e insidia Enrici che, viceversa, dopo qualche prova da rivedere, sembra essere tornato quello ammirato ai tempi di Lecco non meno di qualche mese fa. Una partita particolare, inoltre, per Miceli e Matera, entrambi pronti a scendere in campo contro il loro recentissimo passato. Nel caso del difensore centrale, la vicenda è ancora più “delicata” considerando che il numero 30, attualmente, è di proprietà proprio della Turris anche se il suo destino lo deciderà il Taranto che, nell’operazione condotta a gennaio, vanta l’opzione del diritto di riscatto. 

Una settimana di lavoro, però, leggermente passata in secondo piano considerando quello che è stato il tamtam mediatico relativo alla vicenda stadio: il summit a Faggiano tra le varie forze politico-istituzionali, oltre che societarie, e la successiva visita del presidente federale Gravina allo Iacovone, ha spalancato le porte a una sorta di “affaire” strutturale che, adesso, non riguarda più soltanto il club. Sulla vicenda stadio vi sarà senz’altro modo di parlare, ma adesso la concentrazione è tutta riversa sul finale di stagione. Il Taranto, ritrovatosi quasi casualmente a lottare per la Serie B (anche se a oggi, più che un obiettivo, è una piacevole suggestione), non vuole assolutamente mollare, anche se a Torre del Greco dovrà fare a meno del calore della sua gente considerando che la partita del Liguori, a causa delle problematiche di ordine pubblico che si verificarono nei precedenti incroci tra le due squadre, è stata vietata ai supporters rossoblù.

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