Il Lecce con il mal d'attacco. E capitan Strefezza medita

Il Lecce con il mal d'attacco. E capitan Strefezza medita
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Venerdì 26 Gennaio 2024, 05:00

Un allenatore osserva, studia, valuta, decide, cambia, ricambia. Quel che conta è il bene della squadra che allena. L'obiettivo finale al quale tutti devono contribuire. Prima o dopo. Tanto o poco. Succede che anche chi, in passato, è risultato molto determinante per il raggiungimento del risultato sportivo risulti oggi uno dei tanti. È la storia di Gabriel Strefezza, calciatore italo-brasiliano e capitano che fu acquistato dalla Spal. Che a Lecce fu rilucidato come esterno offensivo. Che ha contribuito al ritorno in Serie A con 14 gol. Che è stato il capocannoniere della squadra che ha conquistato la salvezza nella passata stagione segnando 8 gol. Ma se oggi non trova spazio neanche quando Banda non c'è, e gli viene preferito un Pierotti ancora in rodaggio, un motivo ci sarà. Per il calciatore sudamericano si sono riaccese le sirene del mercato. Si vociferava nuovamente un ritorno di fiamma del Torino. Ma la tela più robusta il suo procuratore l'ha creata con il Como, squadra di B che ambisce alla promozione e ha individuato in Strefezza un rinforzo eccellente per dare più sostanza alle proprie ambizioni. Se il procuratore di Strefezza si è mosso vuol dire che dal calciatore è arrivato l'ok. Dal club giallorosso hanno ribadito che non è giunta nessuna offerta ufficiale. Che, s'intende, deve soddisfare la richiesta della società leccese. L'arrivo di Pierotti sembra essere stata una giocata di anticipo per non trovarsi scoperti. Come si può vedere dal grafico Strefezza è l'esterno offensivo con più presenze, 19. Ha segnato un solo gol, alla Salernitana, su calcio di rigore lo scorso 3 settembre quando erano trascorse appena due giornate. Poi più nulla dal punto di vista realizzativo. Zero gol e zero assist.

Ma i suoi compagni di reparto, con mansioni identiche, hanno fatto solo un pochino meglio. Lameck Banda ha segnato due gol in 13 presenze, l'ultimo all'Empoli l'11 dicembre scorso. Il calciatore zambiano ha fornito, però, quattro assist. Due in Fiorentina-Lecce, per i gol di Rafia e Krstovic che valsero la rimonta e il pareggio al Franchi. Un altro passaggio decisivo lo ha fatto in Roma-Lecce il 5 novembre scorso. A beneficiare dell'assist fu Almqvist. L'ultimo assist lo ha fatto per Piccoli in Lecce-Frosinone quando l'attaccante segnò il gol del vantaggio giallorosso. Stesso numero di gol per Pontus Almqvist, 15 presenze, a segno contro la Roma e alla prima giornata contro la Lazio. Il biondo svedese si è procurato il calcio di rigore trasformato poi da Krstovic a Monza. Stesso numero di presenze per Remi Oudin. Il francese non è stato sempre utilizzato da esterno, ruolo che ha ricoperto con continuità nelle ultime partite. Per l'ex Bordeaux 2 gol e 1 assist, contro il Cagliari per la rete del momentaneo vantaggio di Gendrey. 

Il meno impiegato tra gli esterni è Nicola Sansone. Come Almqvist ha dovuto mordere il freno per un infortunio. Per l'ex Bologna 12 presenze e 1 gol, al Milan l'11 novembre scorso, giorno in cui segnò pure Banda. Il gol più “fresco” tra gli esterni, quindi, è quello di Banda all'Empoli, 45 giorni fa. Gli infortuni di Almqvist e Sansone, non hanno aiutato. E neppure l'assenza di Banda partito nel suo momento migliore. Krstovic ha segnato 4 gol in 20 presenze, ma l'ultimo sigillo risale all'ottava giornata. Piccoli, invece, ha segnato tre reti in 21 presenze. L'ultima quando il 16 dicembre portò in vantaggio il Lecce sul Frosinone. È un Lecce che nonostante gli imprevisti sul proprio cammino, riesce comunque a creare. Il problema più grosso è proprio quello di concretizzare quanto si riesce a produrre.

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