L'infermiere in corsia col numero di maglia di Petriccione. Il giocatore ringrazia: «Fieri di voi, siete un gol ai supplementari»

L'infermiere in corsia col numero di maglia di Petriccione. Il giocatore ringrazia: «Fieri di voi, siete un gol ai supplementari»
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Domenica 19 Aprile 2020, 17:19 - Ultimo aggiornamento: 17:25
Scendere in campo, affrontare una partita, battere l'avversario. In una foto, un infermiere impegnato contro il coronavirus, immortalato nel corridoio del suo reparto, affronta il suo match quotidiano con la divisa di ordinanza: tuta, cuffia protettiva, mascherina, calzari. E sulle spalle - un po' per simboleggiare il senso dell'impegno e dello sport come metafora della vita (o viceversa) - il numero di una maglia immaginaria, il 4, e il nome del calciatore preferito: Petriccione, il centrocampista del Lecce. E la risposta non s'è fatta attendere.

Sul suo profilo Instagram, infatti, Jacopo Petriccione ha scritto: "Mi sono chiesto spesso in questi giorni lontano dal calcio cosa potesse rappresentare lo sport in un momento così particolare dalla quotidianità... Sono giunto alla conclusione di avere la fortuna di fare un lavoro che mi rende felice e orgoglioso tutti i giorni, in ciò che mi dona sia come sportivo, ogni qualvolta che la mia passione la trasformo in adrenalina per crescere sempre di più. Ma questa crescita non potrebbe mai esistere a pieno se non accompagnata dall'affetto e dalla stima di tutte le persone che giornalmente mi danno l’energia di crescere anche in termini di uomo...
Quando cresci come uomo puoi dire di essere uno sportivo completo... Questa foto racchiude esattamente ciò che voglio dirvi, questa quarantena mi ha regalato oltre a dei bei momenti in famiglia da papà, un momento di riflessione e crescita dove vedo giovani uomini come questo infermiere riescono a diventare e a farti diventare sempre più grandi prendendo in mano delle vite e salvandole lottando con qualcosa di invisibile tutti i giorni con mille sacrifici... Dobbiamo essere orgogliosi e fieri di ciò che questi eroi stanno compiendo per la nostra Italia e, ringrazio tutti nessuno escluso, dell’insegnamento che mi stanno e ci stanno dando che ci permette di diventare grandi insieme a loro! GRAZIE è troppo riduttivo, siete come un gol ai tempi supplementari bellissimo da vedere in Tv ma inspiegabile da vivere". 

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