Fischi, spalti vuoti e la richiesta di una proprietà "innamorata": Bari, adesso è contestazione

Fischi, spalti vuoti e la richiesta di una proprietà "innamorata": Bari, adesso è contestazione
di Giuseppe ANDRIANI
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Domenica 1 Ottobre 2023, 19:13 - Ultimo aggiornamento: 2 Ottobre, 16:01

"Amiamo la nostra maglia sudata, pretendiamo programmazione e una società innamorata". La Curva Nord del Bari aveva lanciato un messaggio chiaro alla famiglia De Laurentiis già prima del pareggio contro il Como. Dopo è arrivata la contestazione, con una bordata di fischi all'indirizzo della squadra, che in casa non è riuscita ad andare oltre il pareggio contro un Como in dieci uomini dall'inizio del secondo tempo. La rottura era evidente da tempo, i risultati di questo avvio di stagione, però, rischiano di renderla insanabile. 

Restano le scorie della finale playoff persa all'ultimo secondo dell'ultimo minuto contro il Cagliari.

E poi il silenzio della famiglia De Laurentiis, che non era piaciuto all'ambiente, già critico nei confronti della multiproprietà. Lo striscione della Curva Nord, la parte calda del tifo biancorosso, rappresenta una presa di posizione piuttosto evidente. Così come è una presa di posizione la fuga dal San Nicola. Erano 16.377 (8.809 abbonati; 88 tifosi ospiti) gli spettatori allo stadio. Dai 62mila visti contro il Cagliari ai 16mila di una domenica pomeriggio. E per altro a inizio stagione si era sempre al di sopra delle 20mila presenze. Il pubblico "scarica" il Bari per i risultati ma anche per un clima che - è innegabile - è tutt'altro che positivo, attorno alla squadra. La contestazione alla fine lo dimostra. Il Bari esce tra i fischi e con un coro assordante: "Noi vogliamo un grande Bari". Questo, evidentemente, non convince più.

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