Al via il Festival del cinema europeo: premio alla carriera a Roman Polanski. Film e ospiti: ecco il programma

Al regista polacco dedicata anche una retrospettiva

La presentazione del festival
La presentazione del festival
di Sarah Helena VAN PUT
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Venerdì 10 Novembre 2023, 12:19 - Ultimo aggiornamento: 21:21

Il festival del Cinema europeo in corso a Lecce ha assegnato a Roman Polanski'L'Ulivo d'Oro, un premio che è stato inviato al regista polacco, naturalizzato francese, che «ha segnato il cinema con la sua straordinaria carriera che abbraccia sei decenni».

Il festival del cinema europeo premia Roman Polanski

«Un sentito ringraziamento al Festival del Cinema Europeo per il mio premio - ha commentato Polanski - sono orgoglioso di essere considerato uno dei protagonisti del cinema europeo. L'Ulivo d'Oro è un oggetto piccolo e delizioso, ma un simbolo grande e significativo».

 

La rassegna


Torna da domani - 11 novembre - a Lecce l’appuntamento con il Festival del Cinema Europeo diretto da Alberto La Monica che di anno in anno porta nel cuore del Salento lo sguardo dei registi europei sui temi più urgenti della contemporaneità attraverso incontri, retrospettive, omaggi, anteprime e il Concorso Ulivo d’Oro - Premio Cristina Soldano. Come hanno raccontato gli organizzatori durante la conferenza stampa, il Festival si fa portavoce della quotidianità di grandi e piccoli protagonisti della nostra storia, proponendo sul grande schermo del Multisala Massimo di Lecce, le anteprime nazionali di film dal respiro internazionale come “Shoshana” del regista inglese Michael Winterbottom (vincitore dell’Orso D’Oro per “Cose di questo mondo” e di un Orso d’argento - miglior regia per “The Road to Guantanamo”) che inaugura oggi alle 20 la 24ª edizione del Festival del Cinema Europeo.
“Shoshana”, thriller politico fortemente attuale ambientato negli anni Trenta a Tel Aviv, racconta attraverso la relazione tra Thomas Wilkin e Shoshana Borochov, come la violenza e l’estremismo costringano gli individui a scegliere da che parte schierarsi.
Insieme al film di Winterbottom, il festival presenterà alcune anteprime italiane come “Giorni felici” di Simone Petralia, alla presenza di Anna Galiena e Franco Nero; “8 giorni in agosto” di Samuel Perriard; “Improvvisamente a Natale mi sposo” di Francesco Patierno, che sarà presentato dal regista insieme a Diego Abatantuono; “I limoni d’inverno” di Caterina Carone, che sarà presentato dalla regista insieme a Teresa Saponangelo; “Ricomincio da me” di Nathan Ambrosioni.

Film di chiusura sarà “La Chimera” di Alice Rohrwacher, che racconta la battaglia tra fedeltà e desiderio, bene comune e possesso attraverso un gruppo di tombatoli, ladri di corredi etruschi e meraviglie archeologiche. 

La retrospettiva 

Come ogni anno, poi, il Festival dedica una retrospettiva ad alcune figure centrali del cinema europeo, a cominciare da Roman Polanski a cui è dedicato un tributo a cura di Massimo Causo che ripercorre la carriera dell’autore, partendo da quei film che hanno segnato la storia del cinema e l’immaginario collettivo, “Rosemary Baby” e “L’inquilino del terzo piano”, fino alle opere più recenti come lo splendido “L’ufficiale e la spia” (“J’accuse”). Figura discussa del panorama cinematografico internazionale, Polaski ha portato sullo schermo cinematografico le ossessioni del genere umano, spingendo lo spettatore a confrontarsi con le proprie inquietudini. Il regista non verrà a Lecce, ma con un messaggio ha ringraziato per il Premio assegnatogli: “Un sentito ringraziamento al Festival del Cinema Europeo per il mio premio. Sono orgoglioso di essere considerato uno dei protagonisti del cinema europeo. L’Ulivo d’Oro è un oggetto piccolo e delizioso, ma un simbolo grande e significativo”, ha detto.
Altra protagonista di questa edizione è l’attrice Micaela Ramazzotti, uno dei volti più importanti del cinema italiano contemporaneo a cui il festival consegnerà, martedì 14, l’Ulivo d’Oro alla carriera. Figura carismatica dei fotoromanzi targati “Cioè” e di numerosi videoclip anni ‘90, arriva sul grande schermo con il personaggio di Zora del film “Zora, la Vampira” dei Manetti Bross, mentre il successo arriva grazie a “Tutta la vita davanti” e “La prima cosa bella” di Paolo Virzì che le vale la vittoria del David di Donatello e del Nastro d’argento come migliore attrice protagonista. Attrice eclettica capace di cogliere e mettere in scena personaggi complessi come in “La pazza gioia” di Virzì, Micaela Ramazzotti ha presentato all’ultima Mostra del cinema di Venezia il film “Felicità” con il quale ha esordito magistralmente nella regia.

Gli omaggi 


Due, infine, gli omaggi che quest’anno il festival dedica ad altrettante figure importanti del cinema italiano: il primo al giornalista Gianni Minà, che sarà ricordato nel festival con la proiezione del docufilm “Gianni Minà – una vita da giornalista” di Loredana Macchietti Minà (sua figlia) che racconta sessant’anni di professione e di descrizione della società in cui egli si è misurato attraverso i suoi splendidi documentari su personaggi come Muhammad Ali, Diego Armando Maradona e Che Guevara. Il secondo omaggio è dedicato invece al regista pugliese Nico Cirasola, recentemente scomparso e grande amico del Festival del Cinema Europeo che proietterà i suoi sei lungometraggi in una retrospettiva a lui dedicata. Cirasola era l’emblema del “fare” cinema al di fuori delle logiche delle produzioni più ingessate; il suo era un cinema sognante fatto di espedienti che univano il presente e il passato, fiaba e cronaca per raccontare la realtà di sud mitico senza tempo.
Come ogni anno, poi, il programma del Festival del Cinema Europeo comprende la sezione Puglia Show, concorso riservato a giovani registi pugliesi, con 17 cortometraggi in gara (e sei fuori concorso), e poi il Premio Mario Verdone (XIV edizione) e il Premio Emidio Greco (XI edizione). Cinque i finalisti per il Premio Verdone: Carolina Cavalli per “Amanda”, Davide Gentile per “Denti da squalo”, Giacomo Abbruzzese per “Disco boy”, Niccolò Falsetti per “Margini” e Pilar Fogliati per “Romantiche”.
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