Spazziamo via l’inciviltà: l’Anas ripulisce le strade ma sporcare ci costa tanto

di Rita DE BERNART
Mercoledì 6 Marzo 2024, 07:29 - Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 19:52 | 2 Minuti di Lettura

Gli interventi

Lo scorso 7 settembre 2023 è stata eseguita l’aggiudicazione delle gare per l’attuazione dei progetti ad oggi in corso di esecuzione: in questa trance interessate le province di Brindisi, Taranto e Lecce, in quest'ultima sono attualmente operative le squadre di lavoro. Dei 278,67 chilometri di competenza Anas il 65% sono oggetto di pulizia: in totale 180 chilometri sui quali al momento sono stati recuperati rifiuti per circa 230 tonnellate, dapprima raccolti negli enormi sacchi bianchi e poi rimossi per lo smaltimento. Particolarmente colpite la statale 101, la SS Adriatica variante di Brindisi, la SS Brindisi Lecce, mentre, sempre nel leccese, i punti più battuti dagli incivili cittadini sono, tra gli altri, lo svincolo Monteroni nei pressi della rotatoria Università, il viadotto Rudiae, il Ponte Punna Penna. Complessivamente le attività di bonifica per le tre province interessate riguardano la SS 16, la 7 Ter salentina, la 101, la 274 e la 275, la 613, 694 e 695.Terminato questo lotto, l’attenzione si sposterà sulle province Bari e Bat. Mentre per i prossimi mesi è stato previsto un investimento aggiuntivo di circa 400mila euro per la pulizia straordinaria della rete stradale sull’intero territorio regionale, in occasione del G7. Quello dell’incuria e dell’immondizia sversata in giro è un fenomeno complesso da gestire: la Struttura territoriale pugliese, contestualmente alle attività di rimozione dei rifiuti, fa sapere di proseguire le attività istituzionali di sensibilizzazione mediante il diretto coinvolgimento della Regione, delle Prefetture e delle Amministrazioni Comunali, proprio a queste ultime è stata inviata una lettera di invito ad accettare l’assegnazione dell’ apparecchiatura “fototrappola” fornita da Anas, al fine di implementare i compiti di vigilanza territoriale. La rimozione della spazzatura abbandonata diversamente resterà un’attività senza sosta e senza fine: impossibile mettere un freno al vandalismo ambientale. Ne sono consapevoli persino gli operai della ditta incaricata della raccolta che si guardano rassegnati: «E' uno scempio- dicono- cosa passa per la testa della gente? Non si fa in tempo a raccogliere e mettere via che il giorno dopo accanto ai sacchi troviamo già altri scarti abbandonati. si moltiplicano nella notte». Vengono da fuori regione, nulla di nuovo per chi fa questo lavoro, ma al sud la situazione è nettamente peggiore. «Per carità- continua uno di loro, con accento meridionale- è così ovunque, noi giriamo il Paese, ne vediamo tante di queste situazioni anche al nord, ma al sud la cosa è molto più grave e diffusa. Che dire, è l'Italia».

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