Sabato 12 marzo, bombardamento su Kiev
Nella notte le sirene suonano a Kiev, dove vengono colpiti dalle bombe alcuni sobborghi della capitale, le forze russe si stringono sulla città e utilizzano artiglieria pesante. Le autorità ucraine accusano Mosca di aver compiuto un raid su un ospedale oncologico e di aver colpito anche alcuni edifici residenziali a Mykolaiv, seppur senza provocare vittime nella struttura sanitaria. Al termine del vertice di Versailles tra i capi di stato europei, la Polonia annuncia che aumenterà le spese militari al 3% del pil (ora sono al 2,2%)
Domenica 13 marzo, bombe a Leopoli
Nella notte i russi hanno bombardato le principali città ucraine, colpita anche Leopoli la città dell'ovest che fino a quel momento era stata un rifugio per i profughi. Mariupol è sotto assedio da giorni, senza acqua nè elettricità. Kiev e Odessa si preparano a resistere all'assedio. A Kherson i russi propongono un referendum per l'indipendenza che viene respinto dai cittadini. I missili russi hanno colpito una base di addestramento militare vicino al confine con la Polonia, membro della Nato, uccidendo 35 persone. Brent Renaud, video-giornalista americano, è stato ucciso sotto i colpi d’arma da fuoco a Irpin, in Ucraina, a pochi chilometri da Kiev.