Furti in casa, auto rubate e ricettazione: otto arresti, il fratellastro di Cassano al vertice del clan/I “colpi” con le parrucche da donna

Mercoledì 17 Gennaio 2024, 07:37 - Ultimo aggiornamento: 18 Gennaio, 13:47 | 2 Minuti di Lettura

I colpi con le parrucche da donna

Le indagini hanno permesso di raccogliere indizi anche sulle scelte delle vittime da colpire con l’acquisizione di informazioni sulle abitudini di vita e le disponibilità economiche, anche tramite pedinamenti e appostamenti ripetuti.

In particolare:

  • gli associati utilizzavano, per introdursi nelle abitazioni, sia chiavi sottratte alle vittime che quelle riprodotte col favore del titolare di un negozio di ferramenta, al quale venivano fornite le foto delle chiavi da duplicare e che avrebbe percepito un compenso di 70/80 euro per ogni richiesta;
  • l’individuazione delle abitazioni da colpire avveniva anche attraverso l’accesso illecito alla banca dati per la visura delle targhe di autovetture, eseguito tramite operatori compiacenti di un’agenzia di pratiche automobilistiche, in seguito al pagamento di somme di danaro;
  • il gruppo aveva a disposizione anche telefoni e schede telefoniche dedicati che venivano utilizzati solo nelle attività illecite per le comunicazioni tra gli associati, intestate fittiziamente a terze persone ignare, per la riconducibilità ai reali utilizzatori;
  • gli indagati disponevano di più autovetture di provenienza furtiva adoperate per raggiungere gli obiettivi già prefissati. Dalle indagini è emerso anche l’uso di un’autovettura cui era stato alterato il numero di targa per impedire di risalire all’effettivo proprietario;
  • gli associati, durante i furti, erano soliti indossare parrucche da donna, cappellini, mascherine e passamontagna, rendendo difficoltosa l’identificazione.

All’esito dell’operazione, 3 indagati sono stati accompagnati in carcere e 5 posti in regime di arresti domiciliari presso le proprie abitazioni. Uno degli indagati è deceduto prima dell’esecuzione della misura cautelare.

Ai destinatari della misura cautelare vengono contestati, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere, dodici furti in abitazione, cinque furti su auto, un furto di auto, ricettazione di un’autovettura, due reati di falso (alterazione di targhe), una violazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di PS.

L’operazione odierna testimonia la costante attenzione dell’Autorità Giudiziaria e dell’Arma dei Carabinieri nel contrasto alle organizzazioni criminali dedite dei furti in abitazione ed ai reati predatori in genere che incidono sulla percezione della sicurezza da parte dei cittadini.

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