Le violenze in tutto il Paese
Tuttavia le restrizioni previste dal decreto e la mobilitazione delle forze armate non sono servite, almeno nel primo giorno, a controllare davvero l'ordine pubblico nazionale, perché il Paese - che ormai si è conquistato il primato di più violento dell'America Latina - è stato travolto da un'ondata di violenze, che hanno terrorizzato la popolazione: attentati esplosivi, incendi di veicoli e infrastrutture, rivolte in sei carceri con il sequestro di secondini e agenti di polizia, e blackout elettrici. Secondo la polizia e le autorità locali, gli attacchi hanno riguardato ben sette province: Esmeraldas, Pichincha, Azuay, El Oro, Los Ríos, Loja, Chimborazo e Guayas.