«Siamo pronti a partire. Per i vaccini anti Covid, replichiamo il piano della campagna antinfluenzale» annuncia Teresa Rongai, segretario Fimp Roma e Lazio. Perché il programma vaccinale della Regione Lazio sta guardando ai giovanissimi. La Generazione Z, “GenZ” . Dopo i maturandi (da oggi partono le prenotazioni) toccherà dunque al target dei 12- 15 anni. E per attuarlo la Pisana ha già attivato i pediatri romani. Sono 650 in tutto nella Capitale e hanno già inviato la loro adesione. Pronti a partire ma solo dopo la decisione dell’European Medicines Agency, in calendario il prossimo 28 maggio. Spetta infatti all’Ema rilasciare l’autorizzazione a somministrare le dosi di Pfizer per quella fascia di età. «È chiaro che senza l’ok dell’Ema - sottolinea il segretario Rongai - non ci possiamo muovere. Ma non appena arriverà l’autorizzazione, e le dosi, saremo in grado di vaccinare tutti i giovanissimi in pochissime settimane. Siamo abituati a gestire le vaccinazioni e come abbiamo fatto per gli anti influenzali, i pediatri che non hanno spazio sufficiente nel loro studio potranno “trasferire” i piccoli pazienti dai colleghi». Tutto è pronto, e organizzato, per partire. I camici bianchi hanno avanzato un’unica richiesta alla Regione Lazio: di avviare la campagna vaccinale prima del mese di agosto.
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I tempi
I giovanissimi dovranno essere immunizzati prima del ritorno in classe.
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Le liste
Sms e chiamate dirette ai genitori dei giovanissimi. Così procederanno i pediatri per compilare la lista delle vaccinazioni che verranno somministrate negli studi medici. Un sistema appunto, rodato e che verrà avviato dopo la decisione dell’Ema. Mentre è stata subito scartata l’ipotesi di indirizzare anche i ragazzi nelle farmacie che partiranno il prossimo primo giugno. Dopo l’incontro con Federfarma, i camici bianchi hanno però bocciato la proposta: «Non si può semplificare tutto con un foglio di anamnesi- conclude Rongai - i ragazzi vanno seguiti e assistiti dai noi pediatri insieme ai genitori. Ecco perché abbiamo scartato ed escludiamo anche per il futuro, che i piccoli potranno essere vaccinati in farmacia. In caso di complicazioni per le fasce più giovani deve intervenire un medico in tempi rapidi e questo non può essere garantito. Non ci sono margini di errore».