Xylella, gli albergatori invitano in Puglia il presidente francese Hollande. Mercoledì a Lecce il ministro Martina

Xylella, gli albergatori invitano in Puglia il presidente francese Hollande. Mercoledì a Lecce il ministro Martina
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Sabato 4 Aprile 2015, 16:57 - Ultimo aggiornamento: 6 Aprile, 17:09

"Gli albergatori pugliesi invitano il presidente francese Hollande, insieme al ministro all'Agricoltura francese Stephane Le Foll, a trascorrere un weekend in una delle strutture alberghiere della regione tra il verde degli ulivi secolari del Salento". Lo scrive in una lettera inviata all'Eliseo e all'ambasciata francese a Roma il presidente di Federalberghi Brindisi, Pierangelo Argentieri, dopo lo stop alle importazioni dei vegetali dalla Puglia deciso dal governo francese per il presunto rischio Xylella.

"Cosi' - si legge nella missiva - le massime autorita' francesi potranno rendersi conto del grande patrimonio naturale e paesaggistico che gli alberi di ulivo secolari rappresentano non solo per il Salento, ma per l'Italia e soprattutto per l'Europa intera". La dichiarazione del ministro Le Foll "rappresenta una grave minaccia per la nostra economia - prosegue Argentieri - e per la nostra immagine di destinazione turistica". Argentieri, in rappresentanza degli albergatori brindisini, annuncia inoltre di voler inviare in Francia un piccolo albero di ulivo "quale simbolo di questo patrimonio della storia del Salento, della Puglia e dell'Italia".

Mercoledì' a Lecce il ministro Martina - “La decisione assunta dal Ministro francese Le Foll circa il blocco delle importazioni di piante dalla Puglia è di estrema gravità e già il Governo, per voce del Ministro Martina, ha dato una prima, inequivocabile risposta.

Naturalmente dinanzi ad una situazione che sembra aggravarsi di ora in ora il filo diretto con gli Uffici del Ministero si è ulteriormente rafforzato e in queste ore proprio il Ministro Martina ha confermato che mercoledì prossimo concluderà la sua visita in Puglia a Lecce incontrando i sindaci e le associazioni degli olivicoltori”. Così la Sottosegretaria al Lavoro e alle Politiche Sociali Teresa Bellanova e l’On. Salvatore Capone, parlamentare pd della Puglia.

“Già nelle scorse settimane”, sottolinea l’On. Salvatore Capone, “avevamo più volte evidenziato al Ministro l’opportunità di una sua presenza in Puglia e nel Salento. Visita che adesso diviene a maggior ragione necessaria anche perché ci troviamo dinanzi ad una situazione che minaccia di avvitarsi micidialmente su se stessa con un esito che rischia di essere devastante. Ecco perché non credo sia retorico chiedere a tutte le parti in causa una grandissima saggezza. In gioco non è infatti il punto di vista degli uni o degli altri, ma il futuro di una terra”.

“Io stessa”, prosegue e conclude la Sottosegretaria Teresa Bellanova, “nei giorni scorsi avevo scritto al Ministro per chiedergli a che punto fosse il confronto con l’Europa e la Commissione Europea Agricoltura circa l’obbligo dell’eradicazione e il divieto di reimpianto, così come notizie più certe sul sostanziale black out dei vivai e dell’acquisto da parte di paesi non europei di barbatelle, soprattutto dopo la sua nitida risposta ad un’interrogazione parlamentare. E avevo fatto presente la necessità di un confronto con il territorio, i sindaci, le associazioni, perché il Salento avvertisse con forza, una volta di più, quell’attenzione e quell’impegno che in questi mesi il Governo non ha mai fatto mancare. La presenza del Ministro Martina mercoledì a Lecce è la risposta di cui non abbiamo mai dubitato”.

Nota dell'assessore della Puglia alle Risorse agroalimentari, Fabrizio Nardoni - ."Mentre si sviluppa un dibattito sterile che divide l'opinione pubblica e fa diventare tutti esperti di xylella, come avviene la domenica allo stadio quando siamo tutti allenatori, in questo difficile frangente non si fa l'unica cosa utile e completamente innocua che proprietari e conduttori dei terreni devono fare: arature e potature". Lo sostiene in una nota l'assessore della Puglia alle Risorse agroalimentari, Fabrizio Nardoni.

"Cosa c'entra - prosegue Nardoni - il dibattito su eradicazione si, eradicazione no, fitofarmaci si, fitofarmaci no con l'aratura dei terreni? E decorso piu' o meno inutilmente un termine, quello del 5 aprile che appare come scadenza perentoria perche' fissata dalla natura. Non e' ancora chiaro a tutti che il piano del commissario e' un piano sostitutivo degli interventi posti a carico di proprietari e conduttori da un decreto del governo. Come non e' chiaro a tutti che le mancate arature consentiranno agli insetti vettori di diventare adulti e di infettare altre piante".

L'assessore si chiede se "davvero esiste una persona di buon senso che puo' pensare che un soggetto pubblico, sia esso il commissario, la Regione o l'Esercito, possa fare le arature di circa centomila ettari di terreni agricoli in meno di un mese". Per Nardoni "la colpa di questo dibattito sterile e' di non avere consentito la costruzione di una azione collettiva, di un senso di responsabilita' comune, di una comunita' unita contro un batterio che viene agevolato da questo. Abbiamo dato un alibi a tutti coloro che anche prima della Xylella non curavano i terreni per continuare a non farlo e, magari, sperare in un risarcimento".

Nardoni annuncia che si battera' "perche' ci siano i risarcimenti da parte dell'Europa ma anche perche' questi vadano a vivaisti e agricoltori responsabili, a coloro che hanno collaborato con le istituzioni e con il commissario per combattere la malattia. Ora tutti sono per legge in sanzione, e ispettori fitosanitari, polizia provinciale e Corpo Forestale dello Stato dovranno controllare ed irrogare le sanzioni se non vogliono diventare essi stessi inadempienti. Un ulteriore danno agli agricoltori salentini - conclude l'assessore pugliese - che dovranno dire grazie ai mille santoni e pseudo-ambientalisti, gli unici che veramente speculano sulla vicenda Xylella".

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