Turismo, se l'emergenza durerà fino a fine anno si perderà oltre il 73% del fatturato

Turismo, se l'emergenza durerà fino a fine anno si perderà oltre il 73% del fatturato
di Oronzo MARTUCCI
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Mercoledì 15 Aprile 2020, 09:14 - Ultimo aggiornamento: 09:58
Lo shock provocato dal Covid 19 comporterà nel 2020 una riduzione di 4,6 miliardi di euro, passando da 52,3 miliardi a 47,7, nel fatturato delle imprese pugliesi se i suoi effetti dureranno, secondo una previsione ottimistica, sino alla fine del prossimo mese di maggio. Ma se gli effetti del lockdown e l'emergenza dureranno sino alla fine dell'anno il fatturato perso sarà di 9,4 miliardi di euro (meno 16,4%), con un arretramento sino a 42,8 miliardi di euro. È questo il quadro che emerge da un report del centro studi del Cerved che si occupa di analisi in particolare sul rischio di credito delle imprese.



Per il Cerved, sempre se si realizzerà lo scenario meno impattante di una ripresa graduale dopo maggio, il fatturato delle imprese arriverà a 52 miliardi di euro nel 2021, con una perdita di 1,4 miliardi di euro. Il fatturato perso su due anni è stato calcolato in 6 miliardi di euro. In presenza di uno scenario pessimistico, con la crisi che perdura per tutto il 2020, la perdita di fatturato prevista nel 2021 sarà di 3,9 miliardi di euro in rapporto a una previsione di 53,4 milioni di euro. Il fatturato industriale perso su due anni è stato calcolato in 13,3 miliardi di euro.

La perdita di fatturato per l'intera Italia è invece calcolato 219,8 miliardi nel 2020 e 55 miliardi nel 201 con il blocco sino a maggio e in 469,7 miliardi con la crisi economica e sanitaria che perdura per tutto il 2020 e un ulteriore arretramento di 172 miliardi nel 2021.
Il fatturato per macrosettore risulta in crescita in tutta l'Italia per le aziende agricole (1,2 per cento in più nel 2020 e 0,8 nel 2021) nella chimica e farmaceutica (1,1 nel 2020 e 4,8 in più nel 2021), nel settore dell'elettronica e dell'informatica (0,2 nel 2020 e 4,3 nel 2021).
Anche la crisi e il blocco pere tutto il 2020, nessun problema per quanto riguarda le aziende agricole, con un aumento dell'1,1 e dello 0,8% rispettivamente per il primo e il secondo anno.

Le performance peggiori in presenza di entrambi gli scenari riguarderanno gli alberghi, le agenzie di viaggio e i tour operator, le strutture ricettive extra alberghiere, il trasporto aereo, l'organizzazione di fiere ed eventi, la produzione di rimorchi e di autovetture.
Con il blocco che termina a maggio gli alberghi perderanno un fatturato del 37,5% rispetto al 2019 e il 73,3% con la crisi che perdura per tutto l'anno. Sui due scenari la perdita calcolata da Cerved è: del 35,5 e del 68,8 per gli operatori turistici; del 31,3 e del 64,2 per le strutture extra alberghiere; del 25 e del 55 per cento per il trasporto aereo. La crisi degli operatori turistici, del trasporto aereo e delle strutture extra alberghiere potrebbe avere un impatto meno consistente sulla Puglia, visto che vi è la possibilità nella nostra regione di garantire nelle masserie e nelle strutture dell'entroterra il distanziamento sociale e quindi una vacanza in sicurezza.

Per il commercio on line è prevista una crescita del 26,3 nel caso di crisi sino a maggio e del 55% con uno scenario pessimistico. Il report del Cerved conferma sostanzialmente le stime effettuate dall'associazione Svimez che per quanto riguarda la Puglia fa riferimento a una perdita di Pil di 1,9 miliardi di euro al mese in presenza del blocco.
Per gli analisti del Cerved, infine, sono 16.000, cioè un terzo su un totale di 48.000, le società di capitali italiane beneficiarie del Fondo centrale di garanzia che rischiano di entrare in crisi di liquidità se l'emergenza Covid19 non rientrerà prima della fine dell'anno, con pesanti ripercussioni su 310.000 addetti. Si tratta di aziende che hanno ottenuto finanziamenti copertì da garanzie pubbliche per 5,4 miliardi di euro e che per evitare il default ne avrebbero bisogno di altri. Complessivamente rischierebbero la chiusura 145 mila società; di queste, 16.000 mila hanno appunto goduto di garanzie pubbliche.
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