Tumori, ancora poca prevenzione: in Puglia solo il 40% fa gli screening gratuiti

Tumori, ancora poca prevenzione: in Puglia solo il 40% fa gli screening gratuiti
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Domenica 17 Marzo 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 18 Marzo, 15:28

Nel 2023, delle oltre 366mila donne tra i 25 e i 64 anni invitate dalle Asl pugliesi a sottoporsi allo screening tumorale alla cervice uterina, soltanto il 41,29% si è presentato in ambulatorio. Percentuale leggermente superiore per il controllo mammografico: su 257mila primi inviti generati dalle aziende sanitarie l’adesione è stata del 56,45%. Disastrosa, invece, la partecipazione all’esame di prevenzione colorettale: appena il 23,98% della popolazione “target” 50-69 anni ha effettivamente fatto il controllo medico


In media, quindi, l’adesione ai programmi gratuiti di prevenzione dei tumori tocca appena il 40%, quasi un pugliese su tre non è attento alla propria salute o, comunque, sottovaluta i potenziali rischi. È la fotografia che emerge dalle schede definitive relative al 2023 della Regione Puglia, che evidenziano un’aumentata capacità delle Asl di generare e inviare gli inviti ma una scarsa partecipazione.

I numeri

Nel dettaglio, per quanto riguarda lo screening alla cervice uterina sono stati inviati 366.153 inviti dalle Asl, ben oltre il target della “popolazione bersaglio” (pari a 351.404 donne).

Eppure in nessuna provincia l’adesione è andata oltre il 49,92%, quota raggiunta dall’Asl di Brindisi. In provincia di Foggia l’adesione si è fermata al 34,79%; seguono Bari (39,65%), Lecce (40,6%), Taranto (42,13%), Bat (48,03%).

Per lo screening mammografico, invece, la popolazione bersaglio era composta da 282.847 donne dai 50 ai 69 anni, ma le Asl sono riuscite a “raggiungere” solo 257.672 persone, il 91,1% del totale. L’adesione, come detto, si è fermata al 56,45%: il dato migliore nella Bat (62,75%), quello peggiore nel Foggiano (45,92%). In mezzo Bari (60.78%), Lecce (57,9%), Brindisi (54,56%) e Taranto (54,2%). 


Situazione allarmante per lo screening colorettale: a fronte di 582.034 pugliesi tra i 50 e 69 anni che avrebbero dovuto ricevere il primo invito dalle Asl, la copertura è stata dell’80,51%, pari a 468.573 inviti effettivamente generati. La partecipazione è stata anche peggiore: fanalino di coda è sempre Foggia con una copertura pari al 19,61%, ma nelle altre province i risultati non sono certo lusinghieri. La Bat fa segnare ancora una volta il miglior risultato, se cosi si può definire, con un’adesione del 27,57%; poi c’è Lecce (25.07%); quindi Bari (24,55%); Taranto (24,08%), Brindisi (20,67%). 

L'importanza degli screening


Per capire l’importanza degli screening e l’occasione persa basti pensare che soltanto nell’Asl Bari grazie alle 40.149 mammografie eseguite sono state individuate precocemente 548 lesioni neoplastiche curate in tempi adeguati. Sono state invece 920 le formazioni precancerose individuate con lo screening del colon retto e 302 lesioni neoplastiche e preneoplastiche con lo screening della cervice uterina. Tutti dati in aumento rispetto a quelli rilevati nel 2022. La Lega italiana per la lotta contro i tumori, proprio in questi giorni, sta portando avanti "Diventa Influencer di te stesso", la nuova campagna di sensibilizzazione realizzata in occasione della Settimana nazionale per la prevenzione oncologica, che si prefigge di diffondere la cultura della prevenzione come metodo di vita. L’appuntamento - dal 16 al 24 marzo - impegna le 106 associazioni provinciali della Lilt in tutta Italia, in una serie di iniziative che hanno l’intento di divulgare buone pratiche, utili a ridurre i fattori di rischio come il fumo, l’obesità, la sedentarietà, l’abuso di alcol e l’esposizione a raggi UV, nonché proprio di promuovere l’adesione a programmi di screening e alle vaccinazioni contro le infezioni note nel causare il cancro. 

La settimana della prevenzione


Durante la Settimana nazionale per la prevenzione oncologica è inoltre possibile effettuare, previa prenotazione al numero verde 800.998877, visite di controllo negli ambulatori di prevenzione, accompagnate dalla distribuzione di opuscoli divulgativo-scientifici inerenti la corretta alimentazione. Anche per quest’edizione l’olio extravergine di oliva si conferma il simbolo della campagna e, grazie alla collaborazione con Unaprol, vengono distribuite bottiglie di olio Evo.

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