Ingressi scaglionati a scuola e doppi turni a distanza di 100 minuti per garantire ai mezzi di trasporto di “bissare” le corse e portare in classe senza disagi tutti gli studenti pendolari. In pratica, se per alcune classi di un istituto la prima campanella è fissata alle 8, la seconda potrebbe suonare alle 9.40. E lo stesso meccanismo resta valido per gli orari di uscita. Al momento, tuttavia, lo schema del “doppio turno” resta un’ipotesi. Per la conferma si dovrà attendere l’esito dei tavoli tecnici convocati dalle Prefetture. In testa quella di Bari. In vista dell’avvio del nuovo anno scolastico, infatti, la bozza del Piano del trasporto è già sul tavolo del prefetto Antonia Bellomo. E sarà approfondita già questa mattina in sede di tavolo tecnico programmato con le aziende di trasporto e il presidente di Asstra Puglia e Basilicata, Matteo Colamussi. Stesso confronto che sarà aperto a partire da domani e sino a venerdì in sede di tavoli tecnici già convocati dalle Prefetture di Lecce, Brindisi e Taranto. Ma non è escluso che il “modello barese” possa essere replicato nelle altre province in vista dell’avvio del nuovo anno scolastico.
Verso il ritorno in classe a metà settembre
All’appuntamento con la prima campanella che riporterà a scuola in presenza mezzo milione di studenti pugliesi mancano appena tre settimane.
Sui bus si viaggia all'80%: ipotesi doppi turni a distanza di 100 minuti
Ma il rebus più complicato da risolvere resta quello del trasporto scolastico. In Puglia i mezzi viaggeranno, infatti, a capienza dell’80%. Percentuale che rischia di generare caos e disagi a bordo ma anche alle fermate. Potendo occupare solo 8 posti su 10 a bordo dei bus, infatti, il 20% degli studenti pendolari resterebbe a terra. E a sentire le aziende di trasporto, l’ipotesi di potenziare il servizio mettendo in strada pullman aggiuntivi nella maggior parte dei casi è da escludere. Del resto, per potenziare il trasporto pubblico in tutta la regione sarebbero necessari 350 autobus in più e almeno 450 autisti. Oltre a circa 3mila controllori, secondo le stime di Colamussi. Ecco perché le aziende continuano a chiedere ai dirigenti scolastici di scaglionare gli ingressi. Istanza condivisa anche dal prefetto Bellomo. E sul modello organizzativo della doppia campanella a distanza di 100 minuti si discuterà proprio questa mattina a Bari.
I presidi: «No a ingressi scaglionati, si affittino altri pullman»
Sulla trincea opposta, nettamente contrari all’ipotesi di prevedere ingressi a scuola scaglionati si sono già schierati i dirigenti scolastici. Ma ad avanzare non poche perplessità sul punto nei giorni scorsi è stato l’assessore regionale delegato alla Scuola Sebastiano Leo: «Lo scaglionamento deve essere valutato come ultima ipotesi - ha detto - E ciò in vista dei disagi che comporterebbe non solo per gli studenti ma anche e soprattutto per gli stessi insegnanti. Si ragioni, piuttosto, sull’implementazione delle corse scolastiche» ha sollecitato Leo. Punto di vista in linea con quello dei sindacati e dei rappresentanti dei presidi pugliesi. In testa il presidente regionale di Anp (Associazione nazionale presidi) Roberto Romito: «Chiediamo di scongiurare il ricorso ai doppi turni come previsti dai tavoli prefettizi, mediante un effettivo potenziamento del servizio anche con il ricorso all’utilizzo di bus privati, previsto e finanziato da un’apposita legge, come da noi proposto lo scorso 29 luglio». Istanza che sarà ribadita anche oggi dai dirigenti scolastici in sede di Conferenza di servizio convocata dal capo dipartimento del Ministero dell’Istruzione con tutti i presidi delle scuole italiane. Compresi i dirigenti pugliesi, naturalmente.
© RIPRODUZIONE RISERVATA