Contagi, crea la tua mappa: un blog per capire tutti i dati disponibili

Contagi, crea la tua mappa: un blog per capire tutti i dati disponibili
di Giorgia SALICANDRO
4 Minuti di Lettura
Giovedì 7 Maggio 2020, 14:36 - Ultimo aggiornamento: 19:41
Chi l’avrebbe mai detto che anche la statistica avrebbe visto aumentare il suo “sex appeal”. Insieme a sobrietà e prudenza divenute improvvisamente di moda, alla virologia che ha rubato al calcio il primato di sport nazionale, la pandemia in corso ha finito per dare nuovo lustro anche alla vecchia disciplina che utilizza numeri e dati per sintetizzare i fenomeni collettivi. Quella che, in queste ultime settimane, ci ha detto per esempio come procede la curva dei contagi o quanto è probabile ammalarsi a seconda delle misure di contrasto messe in campo.

Così a Lecce, partorito dalla mente di due studenti universitari e di un programmatore informatico fuori sede, è nato addirittura un blog interamente dedicato all'importanza della statistica nella vita quotidiana. Il blog, che si trova il rete all’indirizzo www.devstatistics.com, racconta storie esemplari di “riscatto” della “Cenerentola” delle scienze, ma comprende anche una piattaforma, appena attivata, di immediata utilità per i cittadini al tempo del coronavirus, che offre la possibilità di visualizzare i dati aggiornati provenienti dalla Protezione civile e, soprattutto, creare grafici e mappe interattive sulla situazione della propria provincia o su altri dettagli di interesse, in modo da poter trovare una risposta mirata alle domande più frequenti.



Pantaleo Sergio, detto Leo, è il cofondatore del progetto insieme a Biagio Nuzzo e Matteo
Mangia. Per qualche anno il suo nome è stato legato alla politica universitaria, come
rappresentante degli studenti nel Consiglio d’Amministrazione dell’Ateneo Salentino, poi
come coordinatore di Link Lecce, incarico che gli ha aperto la strada verso il
Coordinamento nazionale nel ruolo di responsabile dell’organizzazione, con attività in giro
per tutta Italia. Poi, ha deciso di tornare a fare lo studente e ora sta concludendo la
triennale di Matematica. Ed è tra i corridoi del Campus Ecotekne che ha incontrato Biagio
Nuzzo, iscritto alla magistrale di Economia e vincitore di vari contest sugli open data, e
Matteo Mangia che a UniSalento ha studiato per qualche anno, prima di trasferirsi a
Bologna dove oggi lavora come programmatore informatico per il sito fiscoetasse.com.
«Prendiamo in automatico gli open data condivisi sul sito della Protezione civile, e
forniamo uno strumento utile ai cittadini che vogliano approfondire un certo aspetto del
fenomeno – spiega Leo Sergio – ad esempio i valori per singole regioni e province e i
trend giornalieri del contagio, scomponibili anche per intervalli di esplorazione diversi,
ovvero per giorni, settimane e così via».

Il vantaggio, per chi usa la dashboard, è di poter “dialogare” con i numeri in modo
interattivo, senza fermarsi alla “vetrina” statica di presentazione. Si possono visualizzare,
oltre ai numeri dei nuovi positivi, anche i ricoverati e i guariti. Insieme a mappe e grafici, il kit del “piccolo statistico” offre pure la possibilità di scegliere a quale esperto si vuole assomigliare, se a quelli dell’Economist o del Financial Times, grazie al menù a tendina con i vari temi, ispirati alle più famose testate giornalistiche del
settore e non solo.

Ma quello del blog è anche un progetto più latamente “culturale”. «Il nostro motto è “senza
dati sei solo un’altra persona con un’opinione, senza opinioni sei solo un’altra persona con
i dati” - dice Leo Sergio – in questo momento ci scontriamo da un lato con chi esprime
ragionamenti in libertà, che non hanno alcun riscontro nella realtà, e dall’altro con chi
cerca di proporre i numeri come verità inconfutabili, e sbaglia perché nell’analisi di ogni
fenomeno tutto dipende dai parametri che scegliamo di impiegare e da quali elementi
consideriamo. Vogliamo stimolare una maggior consapevolezza nelle persone – continua
– per questo raccontiamo storie in cui gli strumenti statistici hanno fatto la differenza, come
quella di John Snow, il medico che grazie a questa disciplina riuscì a fermare l’avanzata
del colera a Londra nel 1854. Ma mettiamo anche in guardia sull’uso distorto dei dati: un
argomento che mi sta a cuore, ad esempio, è quello del sistema di valutazione ministeriale
delle Università italiane, che è basato su parametri opinabili per creare classifiche di
Università di serie A e di serie B». Tra gli altri argomenti proposti, l’effetto del coronavirus
sul calciomercato, le variabili ambientali, le malattie pregresse dei pazienti.
Oltre ai tre fondatori, il team di blogger è composto per ora da Pierandrea Vergallo, dal
napoletano Marco Menale, entrambi dottorandi in Matematica, e da Giuseppe Rimo,
studente di Economia. Una squadra tutta al maschile: unica pecca nella scala di
innovatività del progetto salentino – del resto niente di diverso, ahinoi, dalla compagine
delle task force governative “anti coronavirus”.

«Il caso a volte gioca brutti scherzi» smorza Leo. E allora, se è questione di fortuna, ci
auguriamo che questa sorrida al sito anche grazie al contributo di qualche brillante collega
di corso. Per ora, concediamo al gruppo i festeggiamenti in onore del ritrovato carisma
della disciplina: che a chi studia statistica non capita tutti i giorni di sentirsi una rockstar.

 
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