Regione Puglia, Emiliano nomina il M5S in giunta: diffida dei grillini

Regione Puglia, Emiliano nomina il M5S in giunta: diffida dei grillini
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Martedì 7 Luglio 2015, 20:35 - Ultimo aggiornamento: 8 Luglio, 10:12

BARI - "Mai con Emiliano il satanasso, faremo una opposizione durissima". E' questa la linea di ferro del Movimento Cinquestelle che in Puglia ha presentato una "diffida urgente" contro le nomina a sorpresa del presidente della Regione, Michele Emiliano, di tre pentastellate nella sua giunta.

Le prescelte dal governatore - Antonella Laricchia (Ambiente), Viviana Guarini (Risorse umane) e Rosa Barone (Agricoltura) - ritengono che l'offerta degli assessorati sia un tentativo di "condannare il movimento al silenzio". Se accettassimo, spiega all'ANSA Laricchia, "dovremmo operare come prevede lo Statuto regionale, e cioe' secondo le direttive impartite da Emiliano: non lo faremo mai, non staremo mai con i vecchi partiti responsabili dei problemi che ora vogliono risolvere". Gli otto grillini eletti in Puglia, che numericamente rappresentano la "piu' ampia forza di opposizione" in Consiglio, spiegano di poter ricoprire l'incarico di assessore solo in una "giunta a Cinquestelle".

Mentre in Puglia rivendicano ruoli di "garanzia e controllo: la presidenza del Consiglio regionale e quella di alcune commissioni tra cui Ambiente e Bilancio".

Si tratta di "incarichi peraltro dovuti", precisa Beppe Grillo sul suo blog, pubblicando un disegno beffardo di Emiliano che viene dipinto come un 'Satanasso'. Il leader dei Cinquestelle ribadisce il suo no "a incarichi politici" e annuncia una "opposizione durissima" ma anche "il voto a favore di ogni misura contemplata" nel "programma" del Movimento. "Questa e' politica, Emiliano - sentenzia Grillo - non i tuoi giochetti di palazzo". Il governatore della Puglia, pero', respinge le accuse e da Roma, dov'e' impegnato per un'audizione della commissione Schengen, sottolinea che il suo non e' "stalking politico" ma "interesse alle qualita'" dei grillini.

Si tratta, precisa Emiliano, di "una richiesta di aiuto al movimento per risolvere un problema di parita' di genere" in giunta. Uno dei nodi che il neogovernatore dovra' affrontare, infatti, e' quello della mancata elezione di donne in Consiglio regionale, il che gli ha impedito di comporre una giunta, come prevede lo Statuto, di cinque uomini e cinque donne. Per questo, dopo aver fatto votare online cinque assessori uomini al 'popolo delle Sagre' (incontri pubblici con cui e' stato costruito il programma di governo), Emiliano ha nominato due donne non elette, nel limite massimo di assessori esterni che gli e' consentito scegliere. Per ora al governatore pugliese non resta che rilevare quanto "faccia male al Paese" la "contrapposizione politica Pd-M5s", e sperare che "nei prossimi giorni" possa "incontrare gli esponenti" del movimento di Grillo, "se non altro per un confronto sui rispettivi programmi".

Intanto a Taranto, dove venerdi' prossimo si riunira' la prima neogiunta pugliese, dovrebbero esserci solo sette assessori. A meno che Emiliano non decida di pescare gli altri tre fra i primi esclusi dei dieci da lui scelti tra le fila del centrosinistra e sottoposti al voto dei 1.613 che hanno partecipato alla consultazione popolare sul web. I grillini, e' certo, non ci saranno: "Non intendiamo perdere altro tempo - fanno sapere - i problemi della Puglia si possono benissimo risolvere dall'opposizione".

(di Vincenzo Chiumarulo) (ANSA)

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