Puglia verso la zona gialla. Lopalco: «Parametri buoni». Gli esperti restano critici

Puglia verso la zona gialla. Lopalco: «Parametri buoni». Gli esperti restano critici
di Massimiliano IAIA
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Venerdì 30 Aprile 2021, 07:47 - Ultimo aggiornamento: 21:09

Appena sette giorni dopo dal passaggio in zona arancione, la Puglia potrebbe ritrovarsi in zona gialla a partire da lunedì 3 maggio.

Le polemiche: scelta prematura

Ma non mancano le polemiche per quella che, qualora dovesse essere confermata, è considerata da alcuni una decisione prematura, alla luce oltretutto di dati che sono sì in netto miglioramento ma che non escludono il rischio di ritornare presto ai preoccupanti livelli delle scorse settimane. Di questo, almeno, sono convinti gli esperti, contrari a riaperture così repentine, senza dare il tempo a molte regioni di stabilizzare la curva in discesa.

Oggi il monitoraggio dell'Iss


La decisione comunque spetterà come sempre al ministero, sulla base dei dati che l'Istituto superiore di sanità fornirà come ogni venerdì: per la Puglia ci si attende un miglioramento dei dati nell'ultima settimana. Ad anticipare comunque il possibile passaggio della Puglia in zona gialla è stato ieri l'assessore regionale alla Salute Pier Luigi Lopalco: «Già la scorsa settimana i 21 indicatori di riferimento andavano verso la zona gialla. Quei valori si confermano anche nella settimana in corso», ha detto. Secondo Lopalco, «l'Rt è inferiore a 1 - ha spiegato - è pari a 0,8. La situazione è in miglioramento e i parametri sono buoni. Aspettiamo la decisione del ministero».
Il calo dell'indice Rt, così come quello degli attuali positivi, l'incidenza di casi ogni 100mila abitanti e del numero dei ricoverati costituivano già in larga parte la fotografia pugliese di venerdì scorso. Un miglioramento del quadro epidemiologico che aveva sancito il passaggio della Puglia dalla zona rossa dopo sei settimane di fila (mai nessuna regione lo era stata per così tanto tempo, eccezion fatta ovviamente per il lockdown generale di un anno fa) alla zona arancione. Ma a questo punto, salvo clamorose sorprese di giornata, sembra praticamente certo un ritorno in fascia gialla. Ed è proprio su quest'ultimo aspetto che si concentrano le polemiche di queste ore, perché gli esperti sostengono che questo doppio salto sia avvenuto in tempi troppo brevi, e soprattutto alla luce di un numero di casi positivi ancora alto.

Il bollettino di ieri

Una conferma, in tal senso, arriva dal bollettino di ieri, che ha fatto registrare nuovamente oltre 1.500 casi su poco più di 12mila tamponi.

Stesso discorso per il numero di decessi: ben 30 anche ieri. E nel solo mese di aprile è stato superato il migliaio di vittime. E al tempo stesso preoccupano i numeri delle intensive (40 nuovi ingressi solo l'altroieri). «È facile prevedere che le recenti riaperture, e in particolare al ritorno alla didattica in presenza a scuola, faranno risalire nelle prossime settimane sia la curva dei positivi sia quella dei nuovi ingressi di pazienti nelle terapie intensive», ha detto il matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo Mauro Picone del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iac). Quello che tutti vogliono evitare è, ovviamente, che si ripetano gli errori dei mesi scorsi, quando decisioni rivelatesi poi troppo precipitose avevano inciso notevolmente sui bollettini.

In caso di zona gialla, intanto, la prima novità riguarderebbe gli spostamenti, oggi limitati al proprio comune di residenza. Da lunedì, invece, potrebbe essere consentito muoversi all'interno della regione (ma non si potrà comunque uscire dalla Puglia se non per motivi di lavoro, salute o comprovata necessità). Confermato comunque in tutti i casi il tanto discusso coprifuoco alle ore 22. Il dibattito, semmai, riguarda il futuro del provvedimento dalla fine della primavera fino a tutta l'estate.
Con la zona gialla, inoltre, cambierebbe totalmente la situazione per bar e ristoranti, che oggi possono lavorare solo con il servizio di asporto (rispettivamente fino alle 18 e alle 22) e con il servizio a domicilio. In fascia gialla invece bar e ristoranti potranno effettuare servizio ai tavoli a pranzo e a cena, purché all'aperto.
È necessaria sempre la zona gialla per la riapertura di cinema, teatri, sale concerto, live club (con posti a sedere preassegnati, distanza di un metro l'uno dall'altro, capienza massima non superiore a 500 spettatori al chiuso e 1000 all'aperto). In zona gialla è consentito lo svolgimento all'aperto di qualsiasi attività sportiva anche di squadra e di contatto. Dal 15 maggio saranno consentite le attività delle piscine all'aperto, dal primo giugno quelle delle palestre.
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