Puglia, saldi estivi: dal 2 luglio al 15 settembre. Come difendersi dalle truffe

Puglia, saldi estivi: dal 2 luglio al 15 settembre. Come difendersi dalle truffe
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Venerdì 10 Giugno 2022, 12:06 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 20:33

Conto alla rovescia per i saldi estivi in Puglia. Si parte il 2 luglio e fino al 15 settembre secondo la legge regionale. Sono vietate le vendite promozionali nei 30 giorni precedenti, con multe che vanno da 1.500 euro in su.

Acquisti in sicurezza

Confcommercio ricorda alcune misure e precauzioni da tenere presenti durante gli acquisti di fine stagione. «In vista del periodo estivo dedicato ai saldi, Federazione Moda Italia e Confcommercio forniscono, in un decalogo aggiornato, una serie di indicazioni fondamentali, sia per gli esercenti che per i clienti, per effettuare gli acquisti in saldo seguendo norme di sicurezza e trasparenza - spiegano da Confcommercio -. Prima fra tutte il rispetto del distanziamento sociale, l'obbligo di mantenere la mascherina nel negozio e la disinfezione delle mani, includendo informazioni utili per cambiare i capi danneggiati o favorire i pagamenti digitali».

La clientela deve tener presente, spiega l'associazione di categoria, che la possibilità di cambiare la merce è in genere a discrezione del negoziante.

Se però il prodotto acquistato è danneggiato scatta l'obbligo per il commerciante di riparare o sostituire il capo oppure, se impossibilitato a farlo, di ridurre il prezzo pagato o di restituire i soldi. L'acquirente deve segnalare il difetto entro due mesi dalla data della scoperta. Anche la possibilità di provarsi gli abiti è lasciata alla scelta del negoziante. I capi messi in vendita in periodo di saldo devono avere carattere stagionale o di moda. 

Il decalogo dei "saldi chiari e sicuri"

  • Disinfezione delle mani: prima di toccare i prodotti è consigliata la pulizia delle mani, ma non è obbligatoria, attraverso le soluzioni igienizzanti messe a disposizione degli acquirenti.
  • Mascherine: i clienti non devono indossare la mascherina, mentre per i lavoratori rimane l'obbligo in tutte le occasioni di interazione con i clienti stessi, fino al 15 giugno 2022.
  • Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (artt. 130 e ss. d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
  • Prova dei capi: si possono provare i capi negli appositi camerini senza dover indossare mascherine. 
  • Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e, in ogni caso, vanno favorite modalità di pagamento elettroniche.
  • Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
  • Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
  • Riparazioni: qualora il prodotto acquistato in saldo debba prevedere modifiche e/o adattamenti sartoriali alle esigenze della clientela (es. orli, maniche, asole, ecc…) il costo è a carico del cliente, salvo diversa pattuizione. L'operatore commerciale dovrà darne preventiva informazione al cliente.

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