Negozi aperti nel centro di domenica ma poco shopping

I negozi aperti ieri in centro
I negozi aperti ieri in centro
di Nicola SAMMALI
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Lunedì 9 Maggio 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 08:25

L'inizio dei festeggiamenti per San Cataldo, patrono di Taranto, è coinciso con l'apertura domenicale dei negozi del Borgo. Una scelta ponderata da parte dei commercianti, che quest'anno l'hanno posticipata di una settimana anche per sfruttare la maggiore presenza di gente nelle vie del centro, in attesa di assistere al Palio e alla processione a mare.

La scelta

La tradizionale apertura la prima domenica del mese è slittata per la concomitanza del primo maggio, così la giornata di ieri si è presentata più vivace per lo shopping.

Certo, il numero di persone che si riversa in via Di Palma e in via D'Aquino, come pure in via Anfiteatro, per quanto alto non si traduce automaticamente in un assalto ai negozi, ma è comunque una spinta in più per il settore.

Lotta alla crisi

I negozi di vicinato rappresentano l'anima del commercio, e allo stesso tempo della città: le insegne spente nei giorni della protesta e le saracinesche abbassate per sempre hanno mostrato il lato buio della crisi.

La pandemia, il rincaro delle bollette, la mancanza di parcheggi mettono a dura prova i commercianti: prendono fiato ma ritornano in apnea, e soffrono in particolare la concorrenza della grande distribuzione. Fortunatamente almeno il meteo non ha rovinato la festa, favorendo un flusso più massiccio in serata.

«La mattinata è stata regolare, con flussi maggiori nel pomeriggio», ha confermato Salvatore Cafiero, presidente della delegazione Confcommercio Borgo. «È vero che di solito chi viene per delle manifestazioni non è propenso a unire anche lo shopping, come potrebbe essere in questo caso, però ci aspettiamo che possano fare acquisti. Per noi è l'occasione di mostrare i nostri prodotti».

I saldi

Anche a giugno è prevista una domenica di apertura e potrebbe essere la prima (se ne saprà di più nelle prossime settimane), mentre a luglio dovrebbe eventualmente combinarsi con l'avvio dei saldi estivi. «Non conosciamo ancora la data di inizio dei saldi - ha precisato Cafiero -, ma speriamo che anche quest'anno vengano posticipati, e dopo ci regoleremo di conseguenza». Il momento generale non è favorevole per i consumatori e per i commercianti. Il costo delle bollette si è impennato, l'inflazione cresce, due anni di Covid hanno lasciato strascichi: «Non è detto che più stai aperto e più introiti ci sono, non è direttamente proporzionale: bisogna capire quanto convenga tenere aperto un giorno in più. Ci sono i costi fissi che incidono: mediamente per le nostre attività l'aumento della bolletta energetica è del 40 per cento. Poi bisogna aggiungere il recupero del personale. Ma uno dei costi che i negozi privati, a differenza di altri, non si fanno pagare è quello delle shopper: eppure c'è stato un aumento del 100 per cento anche sulle buste di carta. Noi ce ne facciamo carico perché da commercianti di vicinato ci sembra antipatico far pagare questo servizio, e così lo offriamo».

Il problema

Il punto dolente, manco a dirlo, riguarda i parcheggi. Chi arriva in centro in auto fa i conti con le code e l'impossibilità, talvolta, di trovare posto. Su questo aspetto Cafiero non ha dubbi: «La città è fallimentare, perché le politiche per i parcheggi ormai sono state accantonate: è come se i commercianti dicessero solo frottole - lamenta -. A fronte di un servizio pubblico che non funziona, viviamo sempre un costante problema legato ai parcheggi e nessuno lo ha affrontato seriamente. Capiremo se il futuro sindaco di Taranto vorrà affrontarlo seriamente, oppure daremo spazio ad aree periferiche che possono contare su grandi parcheggi, vedi la grande distribuzione. Se la situazione prima era disastrosa oggi stiamo peggio».

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