Covid, salgono i casi: 243 in 24 ore di questi ben 92 sono in provincia di Lecce

Covid, salgono i casi: 243 in 24 ore di questi ben 92 sono in provincia di Lecce
2 Minuti di Lettura
Giovedì 5 Agosto 2021, 13:45 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 08:42

Sale ancora la curva dei contagi: 243 i nuovi casi in 24 ore e ben 92 si sono registrati in provincia di Lecce. Sono i numeri del bollettino della regione Puglia stilato sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi giovedì 5 agosto 2021 in Puglia, sono stati registrati 10.492 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 243 casi positivi: 35 in provincia di Bari, 30 in provincia di Brindisi, 47 nella provincia BAT, 13 in provincia di Foggia, 92 in provincia di Lecce, 19 in provincia di Taranto, 2 casi di residenti fuori regione, 5 casi di provincia di residenza non nota.

Non sono stati registrati decessi.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati  2.946.886 test.

247389 sono i pazienti guariti.

2887 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 256.947, così suddivisi:

96.015 nella Provincia di Bari;

25.977 nella Provincia di Bat;

20.218 nella Provincia di Brindisi;

45.625 nella Provincia di Foggia;

27.932 nella Provincia di Lecce;

39.892 nella Provincia di Taranto;

865  attribuiti a residenti fuori regione;

423 provincia di residenza non nota.

Il report della fondazione Gimbe

Aumentano ancora i nuovi contagi settimanali e sale il numero di pugliesi attualmente positivi al Covid ogni 100mila abitanti: lo rileva il report settimanale della fondazione Gimbe.

Nella settimana dal 28 luglio al 3 agosto si registra un peggioramento per i casi attualmente positivi per 100.000 abitanti che salgono a 65 e viene evidenziata anche una crescita del 34,7% di nuovi casi rispetto alla settimana precedente. Però, resta sotto soglia di saturazione l'occupazione dei posti letto sia in area medica (3%) che nelle terapie intensive (3%), nonostante il dato sia in leggero aumento.

© RIPRODUZIONE RISERVATA