Polizia postale, cyberbullismo e pedopornografia: due arresti e 142 denunce in Puglia

Polizia postale, cyberbullismo e pedopornografia: due arresti e 142 denunce in Puglia
di Roberta GRASSI
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Mercoledì 4 Gennaio 2023, 15:56 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 04:33

Due arresti, 142 denunce per pedopornografia (34), reati contro la persona (32), truffe e frodi finanziarie (53) e altri reati (23). In tutto 673 denunce ricevute, 611 uffici postali controllati e 101 eventi di sensibilizzazione organizzati nelle scuole per sensibilizzare i ragazzi su cyberbullismo, social network e reati telematici. È il bilancio dell'attività svolta dalla Polizia postale pugliese, contenuta nell'ultimo report riferito al 2022. Sono numerose le attività di contrasto che sono state effettuate dal centro operativo per la sicurezza cibernetica “Puglia” con sede a Bari, e le dipendenti sezioni operative di Foggia, Brindisi,Taranto e Lecce. 

I numeri


In particolare, l'operazione “Revelatum” condotta dal Centro Operativo Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale della Puglia nell’ambito del contrasto alla pedopornografia online, ha visto coinvolti 72 indagati, destinatari di altrettanti decreti di perquisizione su tutto il territorio nazionale. 
 Nel mese di ottobre il Cosc di Bari, congiuntamente alla Polizia di Frontiera marittima, ha tratto in arresto presso il porto di Bari un uomo che faceva ingresso nel territorio nazionale con al seguito supporti digitali sui quali sono stati rinvenuti circa 5mia tra video e immagini ritraenti minori anche di tenera età vittime di abusi sessuali.

Nel corso dell’operazione è stata anche documentata un’intensa attività di scambio di materiale sulla rete e attraverso canali di messaggistica.


Il COSC Puglia ha fornito il proprio contributo operativo al successo dell’operazione “Gotha” condotta in Sicilia, che ha smascherato una serie di centrali di distribuzione di Iptv (Internet protocol television) pirata dislocate in Sicilia, Puglia e nelle Marche. L’operazione è culminata nella mattinata del 10 novembre con l’esecuzione di 52 perquisizioni a carico di altrettanti soggetti residenti in Italia e all’estero, facenti parte di una presunta associazione a delinquere a carattere transnazionale, strutturata secondo un modello organizzativo di tipo verticistico con l’aggravante del metodo mafioso. 


In ambito di contrasto al cyber-terrorismo, il centro operativo per la sicurezza cibernetica di Bari, in collaborazione con la Digos di Lecce, ha condotto un’articolata indagine che ha permesso di identificare e denunciare l’autore dell’intrusione informatica nella seduta del Consiglio comunale di Trieste, che risale al febbraio 2022 mediante la piattaforma “GoToMeeting”. Furono diffuse immagini di persone (non visibili in volto) che esibivano delle magliette con il noto logo del movimento di protesta “V_V”, nonché frasi provocatorie e diffamatorie di chiaro orientamento “No-vax” e “no green-pass”, rendendo di fatto impossibile la prosecuzione della seduta delle assise.

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