Dal Policlinico di Bari parte la sfida alla digitalizzazione delle prestazioni sanitarie, con l’obiettivo di offrire servizi in modo più rapido e senza costringere i pazienti a spostarsi da un luogo all’altro.
La connessione
La struttura sanitaria è, infatti, la prima in Italia a essere connessa con la banda ultra larga di Vodafone Italia, grazie ai fondi messi a disposizione dal Pnrr. Grazie a questa tecnologia, finanziata con 312 milioni di euro, sarà possibile supportare da remoto un medico in sala operatoria, attraverso l’utilizzo di visori e software di realtà aumentata. O utilizzare una maglietta “smart wearable”, con sensori che rilevano in tempo reale i parametri fisiologici, per permettere al medico di monitorare lo stato di salute del paziente in tempo reale durante le attività quotidiane. Per l’assessore regionale alla Sanità, Rocco Palese, si tratta di una “rivoluzione copernicana” nel campo della digitalizzazione. L’attivazione della nuova tecnologia fa parte del Piano sanità connessa, uno dei cinque programmi operativi dell’Investimento 3 Reti ultraveloci e 5G e rientra nei programmi di intervento pubblico della Strategia italiana per la banda ultra larga, finanziato e promosso dal dipartimento per la Trasformazione digitale della presidenza del Consiglio grazie ai fondi del Pnrr. È stato attuato da Infratel Italia e aggiudicato a Vodafone Italia, in sinergia con Regione Puglia e la società in-house regionale InnovaPuglia. «Sanità connessa è un programma nazionale che prevede la connessione di almeno 12mila strutture sanitarie a livello nazionale, in Puglia saranno 512 - precisa Palese -. Siamo in una fase molto avanzata ed è un fatto positivo che dalla Puglia e dal Policlinico di Bari ci dimostriamo pionieri in Italia». Di qui la speranza che «tutta la parte che riguarda il Pnrr e la Missione 6, con oltre 650 milioni di euro di investimento, possa continuare perché abbiamo avuto già tante inaugurazioni, soprattutto di grandi macchine che stiamo mettendo in funzione».
Gli obiettivi
L’obiettivo del Piano è garantire la connettività con velocità simmetriche di almeno un Gbps e fino a dieci Gbps alle strutture del servizio sanitario pubblico, dagli ambulatori agli ospedali.