Parcheggi estivi, i Comuni al lavoro sulle mappature

Si punta a risolvere il nodo dei parcheggi estivi (foto Max Frigione)
Si punta a risolvere il nodo dei parcheggi estivi (foto Max Frigione)
di Alessandra LUPO
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Venerdì 30 Giugno 2023, 05:00

L’obiettivo è arrivare a metà luglio con i parcheggi delle spiagge già aperti. Per questo i Comuni costieri pugliesi hanno deciso di predisporre le bozze di convenzione con i privati per attivare in tempi record gli stalli nei pressi delle località marine appena la nuova norma regionale sarà promulgata. E le mappature sono già partite.

Otranto

Francesco Bruni, da poco rieletto sindaco di Otranto, è fiducioso: «Noi avevamo già un’area individuata dal Pug (il piano urbanistico oggi nelle mani del commissario ad acta, ndr) ma attraverso il testo unico dell’edilizia, che prevede gli usi temporanei, ci muoveremo nella stessa direzione dell’emendamento. Lunedì - prosegue Bruni - abbiamo approvato una delibera di Consiglio che farà partire una serie di convenzioni per i singoli parcheggi appena la nuova legge regionale sarà pubblicata sul Burp». Se Otranto è avvantaggiata dallo strumento urbanistico, non tutti i comuni possono contarci. E gli uffici sono già in fermento ovunque per dare una corretta interpretazione dell’emendamento regionale e poi sobbarcarsi di fatto le responsabilità delle valutazioni indispensabili senza incorrere in errori che mandino a monte l’estate o che portino ai problemi di illegittimità paventati da più parti, anche durante la seduta del Consiglio che ha approvato l’emendamento salva-parcheggi. Accanto al profilo urbanistico, infatti, che con l’innovazione introdotta del Testo unico dell’edilizia (art 23 quater, del dpr 380) consente attraverso una delibera di Consiglio di individuare alcune aree da adibire a parcheggio per uso temporaneo, c’è il profilo ambientale, che con l’emendamento regionale solleva fino a fine anno dalla valutazione ambientale e paesaggistica prevista i parcheggi temporanei (per massimo 120 giorni) con l’obbligo del ripristino dei luoghi. 
Qualche dubbio interpretativo però c’è: ad esempio la Via che per i parcheggi scatta con più di 250 stalli in area protetta e più di 500 in area non protetta potrà essere rimandata. Così come l’autorizzazione paesaggistica che prevede la compatibilità dell’intervento con il Pptr. Non è chiaro invece se serva la Vinca, ovvero la valutazione di incidenza sulle zone Sic (in cui ricadono la gran parte dei parcheggi al mare della Puglia). E nemmeno se sia necessario o meno il parere dell’ente Parco per gli interventi in area parco (anche questi riguardano quasi per intero la costa), il via libera sul Pai (Piano di assetto idrogeologico) e così via. Quali di queste valutazioni ambientali ricadono nella deroga? E per quanti stalli vale la deroga
Nonostante la buona volontà del Consiglio, gli uffici tecnici comunali sono chiamati a esprimersi anche su materie che non gli competono, sostituendo momentaneamente il lavoro delle Soprintendenze (che sull’argomento non si sono ancora espresse).

Ma anche quello delle Province che rilasciano Via e Vinca. Le mappature delle aree utilizzabili sono già partite ovunque ma il problema è complesso e la sua fenomenologia molto disomogenea: da quando i vecchi parcheggi hanno visto moltiplicarsi il numero di utenti il percorso autorizzativo si è fatto più complesso, concludendosi solo in poche aree: c’è qualche autorizzazione data in zona Nord a Gallipoli. Poi c’è il caso del parco di Ostuni e di Fasano, dove il Consiglio di Stato ha stabilito la possibilità di parcheggiare. Lo stesso è accaduto a Ugento, che ha iniziato l’iter per tempo. 

Polignano a mare


Ma altrove regna il dubbio: i parametri che la Regione non ha posto dovranno essere stabiliti dai Comuni. E sull’argomento non esistono strumenti codificati né una pianificazione diffusa. 
Altra faccia della medaglia sono i Comuni che non hanno bisogno di parcheggi sulla costa ma che potrebbero trovare nell’emendamento della Regione uno strumento utile. È il caso di Polignano a mare. Qui la costa rocciosa non ha bisogno di parcheggio ma il centro storico invece ne è sempre affamato. «La legge potrebbe essere utilizzata da qualche privato che ha terreni sottoposti a vincolo e potrebbe chiederne un utilizzo temporaneo - spiega il sindaco Vito Carrieri - ma si tratta di un’iniziativa privata non pubblica a cui comunque dovremmo poi capire come rispondere». 

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