Luce e gas, bollette impazzite: nei Comuni aumenti fino al 350%

Luce e gas, bollette impazzite: nei Comuni aumenti fino al 350%
di Andrea TAFURO
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Domenica 21 Agosto 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 08:59

Il caro bollette comincia a presentare il conto ai comuni  di Puglia che subiscono, al pari di aziende e famiglie, la stangata degli aumenti di luce e gas sui bilanci pubblici. Esborsi pesanti che fanno crescere la preoccupazione per i possibili tagli su illuminazione e servizi alla cittadinanza, già ipotizzati nei mesi scorsi ma ora sempre più concreti, con gli Enti locali costretti a fare i conti con le fatture salate dei primi trimestri. L’effetto caro-energia, colpendo indistintamente tutte le città pugliesi, in alcuni casi potrebbe far schizzare le bollette sino a 10 milioni di euro. 

Il caso di Bari

A subire maggiormente le conseguenze dei rincari dell’energia, il bilancio di previsione del Comune di Bari: secondo i calcoli degli uffici tecnici, gli aumenti per le bollette sono stati stimati intorno al 40 per cento, aumenti ai quali si aggiungeranno anche quelli sugli appalti e sulle forniture dei servizi nel momento in cui saranno bandite nuove gare.

Si stima che il costo delle bollette potrebbe sfiorare i 10 milioni, circa quattro milioni in più rispetto agli anni precedenti. E come sarà coperto questo aumento? Da una parte con fondi dello Stato: al Comune di Bari dovrebbe arrivare un milione di euro in più. Ma non è sufficiente e saranno ridotte alcune spese. La legge di Bilancio 2022 non ha rifinanziato il fondo per le funzioni fondamentali in favore dei Comuni introdotto a seguito della pandemia Covid. Conseguentemente, le previsioni di entrata 2022 scontano una perdita di circa 6 milioni di euro rispetto alla definitiva assegnazione 2021 e di circa 22 milioni di euro rispetto alla definitiva assegnazione 2020, compensate solo in parte dal ripristino dei gettiti tributari ante pandemia. 

Brindisi e Taranto

Stesso incremento che rischiano di subire le casse comunali di Brindisi: se per illuminare strade, scuole, impianti sportivi e quartieri sino allo scorso anno l’amministrazione spendeva circa tre milioni e mezzo, a causa dei rincari quest’anno i costi sfioreranno i 6 milioni di euro. 
Impennate dei costi energetici del 350% anche per il comune di Taranto, dove in base ad uno studio delle spese (mesi di riferimento: luglio 2021 e luglio 2022) condotto dall’Ente pubblico su dati Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) i costi della luce sono passati da 0,12 a 0,42 euro per kilowattora. Bolletta dell’energia salata in vista anche per la città di Lecce che dovrebbe spendere intorno ai 6,5 milioni di euro rispetto ai circa 5 milioni dello scorso anno.

Il caso Lecce

Situazione critica che nelle scorse settimane aveva portato il primo cittadino di Lecce, Carlo Salvemini, ad esprimere preoccupazione per il caro-bollette «che colpisce drammaticamente i bilanci delle famiglie con redditi più bassi, delle imprese e degli Enti locali, tenuti ad assicurare tutti i servizi essenziali sui quali si regge il vivere in comunità, compresa l’illuminazione pubblica». Secondo le prime stime effettuate dagli uffici dell’Ente, la “bolletta” del Comune rispetto allo scorso anno è già lievitata di 500mila euro ed entro fine anno l’aumento potrà superare il milione e 300mila euro. «Una somma – aveva evidenziato Salvemini in un messaggio social rivolto alla cittadinanza - che per un ente in strutturali difficoltà economico-finanziarie come il nostro, che condivide questo stato con tantissimi altri Comuni, grandi e piccoli, in Italia, significa ulteriori rinunce. È paradossale trovarsi chiamati a un impegno straordinario sulle progettazioni per ottenere gli investimenti del Pnrr e trovarsi invece in difficoltà nel fare fronte alle spese correnti e alle esigenze del presente».

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