Lavoro, il personale che non c'è. L'azienda meccanica: «Cerchiamo da mesi un ingegnere»

Lavoro, il personale che non c'è. L'azienda meccanica: «Cerchiamo da mesi un ingegnere»
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Mercoledì 12 Luglio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 08:34

AAA personale cercasi. Dalla Puglia, un’azienda che produce macchinari destinati all’agricoltura ed all’edilizia, la Colmac-Italia, lancia un appello: «Stiamo cercando, ormai da diversi mesi, un ingegnere meccanico per la nostra sede molisana», spiega il Ceo Stefano Colizzi. «Abbiamo provato in ogni modo, pubblicando annunci, rivolgendoci al mondo universitario e istituzionale, affidandoci persino al passaparola. Niente di niente. Un problema importante per chi vuole fare impresa che riguarda anche la manodopera specializzata. Difficilmente riusciamo a trovare operai già formati. Spesso, per continuare nella nostra attività, dobbiamo affidarci a persone che sono alla loro prima esperienza e insegnare loro il mestiere. Altrimenti, saremmo costretti a fermare la produzione».

I dati

Recenti dati della Cgia di Mestre rivelano che, nel Sud, il numero dei disoccupati è destinato ad aumentare nel 2023: «Il problema - sottolinea Colizzi - non è pescare nel bacino dei senzalavoro, perché quel bacino esiste ed è anche consistente, ma trovare la persona giusta che abbia praticità e abbia accumulato una certa esperienza. L’anello debole è la formazione che spesso non riesce a soddisfare quanto richiesto da chi offre occupazione, non riesce ad aggiornarsi e trovare le risposte giuste a chi ha bisogno di operai adatti alla propria produzione. Tornitori, operatori al taglio laser, addetti alla macchina pressa-piegatrice sono merce rara. Soprattutto se già specializzati. Per non parlare poi di qualifiche più alte. In quel caso, la situazione diventa ancora più complicata».
Come nel caso dell’ingegnere meccanico.

Introvabile da mesi: «Scontiamo - sottolinea Colizzi - anche una questione, diciamo così, geografica. I nostri giovani, terminate le superiori, si iscrivono alle Università di grandi città, in particolare del Nord. E poi, una volta ottenuta la laurea, restano lì perché il lavoro lo trovano immediatamente. Un altro paradosso con il quale dobbiamo fare i conti. La nostra azienda, che contribuisce e non poco al Pil regionale, ed è rinomata in Italia e nel mondo, dove esporta le proprie macchine agricole, non può contare sull’intelligenza e la preparazione dei cervelli locali. A meno che, ed è questa l’unica speranza, che non ci sia l’effetto saudade, la voglia cioè di ritrovare le proprie radici. Finora non è accaduto e noi siamo costretti a un extra sforzo per soddisfare le richieste che fortunatamente non mancano»,

Un'emergenza trasversale

Una condizione che riguarda molte aziende del Sud: «Siamo accomunati da questo insolito destino», sottolinea Colizzi. «Che non riguarda però soltanto la ricerca di manodopera adeguata. Fare impresa qui da noi è più complesso per tanti motivi. Come, ad esempio, i trasporti. La Puglia, e ancor di più il Molise, difettano in tal senso. Senza dimenticare ovviamente le distanze. E poi c’è la questione legata al mondo creditizio e alle difficoltà di avere un aiuto nella nostra azione quotidiana. Quel debito buono che permetterebbe a molti imprenditori di crescere ulteriormente e di rendere il Meridione davvero terra di lavoro».
Tante difficoltà ma un’unica certezza: «Nonostante questi elementi negativi - conclude Colizzi - noi del Sud siamo gente tosta. Amiamo le sfide e le portiamo avanti. Infatti Colmac-Italia punta ad entrare tra le aziende leader nel settore, a livello europeo nella produzione di motocarriole cingolate e mini-dumper. Proprio quei mini-dumper, molto utilizzati, che ironia della sorte, servono anche a contrastare il fenomeno della mancanza di manodopera. Vengono impiegati in particolare nel mondo dell’edilizia e sostituiscono le braccia umane nel trasporto di materiale. Sono tutti prodotti di qualità che, nonostante le difficoltà, vengono apprezzati e non temono alcun tipo di concorrenza low cost. Cinesi compresi».

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