Camara Fantamadi, il ragazzo di 27 anni originario del Mali con regolare permesso di soggiorno, deceduto a Brindisi giovedì pomeriggio a seguito di un malore accusato dopo aver lavorato per ore nei campi sotto il sole cocente, era stato assunto con una paga di 6 euro l'ora. È quanto emerso dalla tragica quanto triste del ragazzo del Mali, arrivato a Brindisi solo per guadagnarsi da vivere.
Ma giovedì il sole picchiava, la colonnina di mercurio intorno a mezzogiorno segnava 40 gradi, ed il 27enne era stremato tanto che un suo connazionale, che lavorava con lui nei campi, gli aveva consigliato di tornare a casa. Camara Fantamadi così si è versato un po' di acqua in testa, e con la sua bici ha cominciato a percorrere la strada verso Tuturano, per raggiungere l'abitazione che da tre giorni condivideva con il fratello.
Ma a casa Camara non è mai arrivato. Quell'asfalto ancora rovente, anche alle cinque del pomeriggio, è stato praticamente il suo letto di morte. Il giovane si è fermato sulla provinciale 43, a poca distanza da un muretto. Ha accusato il malore, ha fatto in tempo a scendere dalla bici e si è accasciato. Un automobilista di passaggio si è fermato per prestare soccorso, ha allertato il 118 ma all'arrivo dei sanitari per il giovane non c'era più nulla da fare.
La fine
Camara è deceduto così dopo una giornata di lavoro, stremato sotto il sole, per 24 euro. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e la polizia locale di Brindisi. Ma visto che la causa della morte era chiara, il magistrato di turno ha disposto la restituzione della salma alla famiglia. Ora, però, Camara si trova nel cimitero di Tuturano e il fratello non sa come riportarlo nel loro paese di origine. Ci vogliono 4mila euro. Così la Comunità Africana si è mobilitata ha lanciato una raccolta fondi.
Nel frattempo dopo la morte del 27enne, a Brindisi è stata approvata un'ordinanza anticaldo per vietare il lavoro nei campi nelle ore più calde, così è stato deciso qualche tempo fa a Nardò.