Fiera, cresce l'attesa per Regione e imprese: «Spazio di confronto»

Fiera, cresce l'attesa per Regione e imprese: «Spazio di confronto»
di Elga MONTANI
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Giovedì 24 Agosto 2023, 05:00

Tra un paio di settimane a Bari torna la Fiera del Levante. La Campionaria 2023 è un ulteriore passo verso un rinnovamento del quartiere fieristico e una sua rinascita. Anche se ci sono ancora diverse difficoltà legate alle strutture ed un progetto di rinnovamento ancora in stand-by.

I pareri


«La campionaria è un appuntamento storico – sottolinea Alessandro Delli Noci, assessore regionale allo Sviluppo Economico - non solo per Bari, ma per tutta la Puglia». Quello di quest’anno si preannuncia come un evento importante, in quanto, aggiunge Delli Noci: «Sarà anche un momento di confronto. Ci sarà un’area completamente dedicata all’innovazione, appuntamenti dedicati ai bandi, alla nuova programmazione, inoltre faremo incontri per presentare #mareasinistra. Parleremo di artigianato e di commercio. Saranno davvero tanti gli appuntamenti e la Regione sarà protagonista insieme all’ente Fiera di tutta una serie di iniziative». Un quartiere fieristico che negli ultimi anni ha affrontato diverse problematiche e che punta a tornare invece ai fasti di un tempo, quando era una delle perle della città di Bari. Tante le novità in arrivo. «Tra le altre cose molto importanti è l’insediamento di Deloitte – spiega l’assessore Delli Noci - che sta segnando il passo verso una nuova tecnologia di partenariato pubblico-privato, c’è una parte della Fiera che può quindi essere vissuta quotidianamente e una parte invece più legata agli eventi». «La Fiera è uno spazio talmente grande – conclude Delli Noci - che va visto e vissuto seguendo le nuove esigenze sia della cittadinanza che del mercato che del mondo fieristico». 

Le imprese


«La Fiera del Levante – aggiunge Sergio Fontana, presidente di Confindustria Bari-Bat - è importantissima. È stata pensata da un uomo lungimirante, Araldo di Crollalanza, durante il ventennio fascista, e considerata come motore e momento fondamentale del nostro territorio, che non deve essere chiuso su sé stesso. Lui riteneva Bari non una periferia dell’Europa e dell’Italia, ma il centro del Mediterraneo. Nella mente di chi l’ha voluta, la Fiera del Levante non doveva e non deve servire solo all’economia di Bari e della Puglia, ma avrebbe dovuto e ancora oggi può essere un punto di attrazione a livello nazionale». Nonostante i problemi, d’altronde, continua a tutt’oggi ad essere «il polo fieristico più importante nel sud Italia». «Questa importanza logistica lo è ancora di più ora – prosegue Fontana -, vista la centralità geopolitica del Mediterraneo, dal punto di vista strategico. Se opportunamente rilanciata, quindi, la Fiera può essere un punto di riferimento per tutto il Paese». 
Ed in merito a quello che potrebbe essere il futuro di questo polo sottolinea: «Personalmente ho aspettative molto elevate. Sarà fondamentale non fermarsi solo alla Campionaria, anche se si tratta di momento di aggregazione molto importante per il territorio, ma sarà necessario aprirsi sempre di più verso fiere di settore, quali la meccanica, la farmaceutica, o l’aerospazio, o comunque verso settori altamente attrattivi che possano essere importanti per le aziende». I passi da fare sono molti, ma alcune sono le basi da cui si dovrebbe partire secondo il presidente di Confindustria. «Ci vorrà una managerialità altamente capace affinché possano essere realizzati eventi fieristici importanti, in quanto non si ha bisogno solo di spazi adeguati, ma anche di capacità di organizzazione adeguata e in grado di attrarre anche le grandi fiere internazionali». Ed in merito agli spazi, di cui si è tanto parlato in questi anni, spiega: «Per quanto riguarda gli spazi adeguati, mi auguro che presto tutti i padiglioni tornino ad essere spazi utilizzati come spazi fieristici.

Durante il Covid una parte di essi è stata utilizzata come ospedale, una cosa che ritengo sia stata più che opportuna, perché era fondamentale in quel momento utilizzare qualsiasi spazio a disposizione per salvare delle vite umane. Ora, finita la pandemia, è però sempre più necessario che la Fiera torni ad essere utilizzata al 100%». Il futuro della Fiera del Levante si spera quindi che possa essere radioso, e che non si debba continuare a guardare ad un passato glorioso con nostalgia, ma piuttosto guardare ad un futuro brillante con orgoglio. «Il rilancio della Fiera passerà attraverso le donne e gli uomini che ora fanno parte del consiglio di amministrazione e delle strutture organizzative – conclude Fontana -. Sono molto fiducioso e molto ottimista che ci siano le capacità di utilizzare questo polo importantissimo e pensato così bene dai nostri avi».

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