Elezioni, alle urne in autunno. I presidenti di Regione non ci stanno: «A luglio periodo più sicuro per la pandemia»

Elezioni, alle urne in autunno. I presidenti di Regione non ci stanno: «A luglio periodo più sicuro per la pandemia»
di Francesca SOZZO
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Lunedì 20 Aprile 2020, 14:39 - Ultimo aggiornamento: 21:54
Il Consiglio dei Ministri ha deciso: slittano le elezioni amministrative e regionali. Il testo del decreto si sta definendo in queste ore. L'ipotesi approdata sul tavolo sarebbe quella della finestra settembre-dicembre. Secondo quanto raccolto da Ansa, da fonti di governo, la finestra elettorale andrà dalla metà del mese di settembre al mese di dicembre. Per le Regioni chiamate a rinnovare le proprie Giunte e i propri Consigli regionali non sarà possibile, quindi, andare al voto a luglio come prevedeva una delle prime ipotesi. Il consiglio dei ministri ha infatti corretto la bozza del decreto che inizialmente prevedeva una finestra temporale che arrivava al massimo all' 8 novembre, prevedevendo che le consultazioni regionali si tengano tra il 15 settembre e il 15 dicembre. I relativi consigli regionali dunque sono prorogati fino al 31 agosto. 

IN PUGLIA
In Puglia si voterà per il rinnovo della giunta guidata da Michele Emiliano - che sarà ancora governatore di Puglia fino al 31 agosto - , candidato presidente del centrosinistra scelto con il metodo delle primarie con un ampio vantaggio rispetto ai suoi tre sfidanti Elena Gentile, Fabiano Amati e Leonardo Palmisano. Oltre alla Puglia, dovranno essere rinnovati anche i Consigli regionali in Veneto, Liguria, Marche, Toscana e Campania.

LA NOTA DEI PRESIDENTI DI REGIONE
E sulla scelta del Consiglio dei Ministri si dicono contrari i presidenti di Regione per le quali si dovrà rinnovare il governo. Così, i presidenti Vincenzo De Luca (Campania), Michele Emiliano (Puglia), Giovanni Toti (Liguria) e Luca Zaia (Veneto) lanciano un appello al governo centrale chiedendo che si valuti l'ipotesi di andare alle urne a luglio, come originariamente richiesto. 

«Nel Consiglio dei Ministri, a quanto si apprende, è stato approvato un provvedimento che prevede lo slittamento del voto tra settembre e novembre e cancella la finestra di luglio sulla quale erano state consultate, con esito positivo, molte delle Regioni che andranno al voto - scrivono i presidenti -. Spiace che il Governo abbia approvato un diverso Decreto senza alcun ulteriore confronto. Ovviamente aspetteremo di leggere il testo per esprimere un compiuto giudizio che vada oltre il metodo. Ribadiamo la necessità di garantire agli elettori l'inalienabile diritto ad esprimersi nel tempo più rapido possibile, compatibilmente con l'andamento della epidemia. Pertanto, ritenendo, per quanto è possibile prevedere oggi, l'estate sia la stagione più sicura dal punto di vista epidemiologico, ribadiamo ulteriormente la necessità di allargare la finestra di voto, come da noi richiesto, al mese di Luglio. In ogni caso è comune intendimento delle nostre Regioni convocare i cittadini al voto nella prima data utile consentita dal provvedimento del Governo».

AMMINISTRATIVE IN PROVINCIA DI LECCE
Sono 17 i Comuni in provincia di Lecce invece in cui si dovrà rinnovare il consiglio comunale. Sarà battaglia elettorale ad Arnesano, Calimera, Corigliano d’Otranto, Cutrofiano, Gagliano del Capo, Maglie, Martano, Melpignano, Monteroni di Lecce e Neviano, e poi a Porto Cesareo, nel nuovo comune di Presicce-Acquarica - il nuovo comune salentino istituto con la fusione del 15 maggio 2019 e ad oggi in fase di commissariamento in attesa del voto -, a San Pietro in Lama e Sogliano Cavour, a Surbo, Uggiano La Chiesa e Veglie e a Racale.
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