Una cicatrice sul volto, sfregiato con un segno rosso o nei casi peggiori violaceo, per una sfida su Tiktok. È l’ultima frontiera dei giochi per adolescenti sui social. La challenge si esegue in una maniera semplice: bisogna stringere un lembo di pelle dello zigomo tra due dita, come un “pizzicotto”. E poi mostrare il segno sul volto come un trofeo. La challenge si chiama “cicatrice”, scritto con l’# davanti, come ogni hashtag che si rispetti. Viene dalla Francia o almeno così pare. Ed è sbarcata anche in Puglia, tanto che l’Ufficio Scolastico Regionale ha diramato una nota per chiedere alle scuole di tenere alta l’attenzione. La segnalazione nasce «per richiedere la massima attenzione al fenomeno da parte delle diverse componenti delle comunità scolastiche anche in considerazione dei primi casi registrati in Puglia». E la Polizia Postale ha scritto una lettera su come prevenire il fenomeno, chiedendo soprattutto ai genitori di controllare l’uso che i propri figli fanno dei social e degli smartphone in senso più ampio. E ancora un consiglio: «Parlate ai ragazzi della challenge della cicatrice francese e in generale delle sfide, per cercare di capire quale interesse e importanza possano avere per loro. Ricordategli che nessun livello di popolarità online merita di esporsi al rischio di agire illegalmente o di farsi del male».
Già, farsi del male.
L'ascesa del fenomeno
Il fenomeno è in preoccupante ascesa. Sono già quasi 60 milioni le visualizzazioni su TikTok dei contenuti che presentano l’hashtag #cicatrice, una parola che presenta la stessa grafia tanto in italiano quanto in francese, dove il “trend” sarebbe nato qualche settimana fa. Non è la prima “sfida” che nasce e si moltiplica su Tiktok, divenuto ormai il social di riferimento per gli adolescenti e per questo tipo di contenuti. Per il “trend francese” arrivano le segnalazioni anche da alcuni istituti scolastici, soprattutto a Bologna e in Emilia Romagna. L’allarme è alto anche a Verona. Ad accorgersi di strane macchie sul viso sono stati i presidi o i docenti nelle classi. Scovare, poi, i filmati su TikTok non è così complesso. Anche perché spesso il gesto del “pizzicotto” viene fatto durante il video, così da vedere subito gli effetti. Più si ha il volto deturpato e sfigurato, più si è popolari. C’è chi scrive di aver «esagerato», e ha effettivamente una serie di segni su un volto fanciullescamente candido, e chi con un pizzico di invidia chiede a questi: «Ma come hai fatto? Io non ci riesco». Non riuscire a crearsi una cicatrice sul viso può diventare un motivo di imbarazzo, quasi di vergogna. Non si è, pensano alcuni adolescenti, duri abbastanza.
Il fenomeno si spiega come un ciclone di emulazioni, spesso neppure troppo sofisticate. L’aspetto che inquieta è che in tanti dicono di aver preso parte alla challenge per averlo visto fare a un amico, un compagno di scuola, spesso un ragazzo che si ritiene “figo”. E senza neppure chiedersi il perché. A qualunque costo, anche se il prezzo da pagare è un segno sul viso. E nei video che circolano in rete è piuttosto chiaro come alla sfida della “cicatrice francese” partecipino tanto i ragazzi quanto le ragazze. Il sesso non è importante, conta dimostrare qualcosa, in un contesto che sembra aver azzerato i valori e messo da parte persino l’istinto primordiale di autoconservazione, se ci si può far male per qualche like in più su Tiktok. È il mondo di oggi. E l’incubo è arrivato anche in Puglia. Debellarlo non è un gioco da ragazzi. Questo proprio no.