La Cgil ribadisce il no all'Autonomia. Sabato prossimo manifestazione in piazza a Bari

Il segretario Gesmundo: "Chiediamo al governo di fermarsi e ripensarci"

La Cgil ribadisce il no all'Autonomia. Sabato prossimo manifestazione in piazza a Bari
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Sabato 11 Febbraio 2023, 11:19 - Ultimo aggiornamento: 12:57

La Cgil ribadisce il no all'Autonomia differenziata e organizza una manifestazione sabato prossimo a Bari. «Chiediamo al governo di fermarsi rispetto a questa brutta storia dell'autonomia differenziata. In questo momento c'è bisogno di un Paese unito, che possa competere con l'Europa e gli altri Paesi europei», ha detto il segretario regionale della Cgil Puglia, Pino Gesmundo, a margine dell'assemblea organizzata oggi nella sede del sindacato, a Bari.

«Un'alleanza»

«Chiediamo un'alleanza forte dalla Puglia perché - ha aggiunto - si possa mettere in campo visivamente una grande manifestazione. È evidente che a partire dal Mezzogiorno ci deve essere una reazione importante, e la Puglia si sta muovendo». «Oggi - ha evidenziato - qui ci sono i rappresentanti di tante associazioni.

Erano trenta, ma ora non so più quante adesioni abbiamo ricevuto. Andiamo da Legambiente a Libera, da Arci ad Anpi, fino ad associazioni che si occupano di sociale. Lo stiamo facendo per il Mezzogiorno, ma lo facciamo per l'Intero Paese». «Abbiamo le risorse del Pnrr, i fondi comunitari. Abbiamo da risolvere tanti problemi e il governo - ha riferito - invece di affrontare questi temi pone come priorità nella discussione politica il tema dell'autonomia differenziata, continuando a dividere il Paese». «Il governo no comprende che il Mezzogiorno è una risorsa per l'intero Paese. Non comprende - ha concluso Gesmundo - che investire nel Sud può essere condizione di sviluppo per l'intero Paese». 

La manifestazione a Bari

Poi l'annuncio: «Sabato prossimo faremo una grande manifestazione contro l'autonomia differenziata, saremo in piazza Prefettura per un presidio al quale parteciperanno la società civile, tante associazioni e la politica». Il presidio comincerà alle 17 e vedrà la partecipazione delle 30 associazioni promotrici alle quali, di giorno in giorno, se ne stanno aggiungendo altre. «Abbiamo ottenuto il consenso di tutti - ha proseguito -. Anche della stessa politica che ha fatto ammenda rispetto ad alcuni errori che ha commesso in passato». «Partiamo dalla Puglia per parlare all'intero Paese - ha detto Gesmundo -. Non ci interessa lo scontro Sud-Nord e viceversa. Vogliamo un Paese unito nel quale il Mezzogiorno svolga un ruolo importante per l'intero Paese».

«La discussione è stata difficilissima. Abbiamo tentato di evitare spaccature nel Paese fra Nord e Sud. Abbiamo dovuto evitare che i parlamentari settentrionali di centrosinistra, in particolare del Pd, si contrapponessero a quelli del Sud. Che i governatori nel Nord, che come è noto erano in linea di principio non ostili al progetto, non entrassero in conflitto con quelli del sud», ha commentato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, in collegamento telefonico.

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