Autonomia, enti locali in campo contro il ddl: nuovo appello per Anci

Autonomia, enti locali in campo contro il ddl: nuovo appello per Anci
di Alessandra LUPO
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Mercoledì 8 Febbraio 2023, 05:20

Di pari passo con un iter complesso ma che comunque va avanti, l’autonomia differenziata fa i conti con una crescente e multiforme azione di contrasto che dopo l’approvazione preliminare del ddl Calderoli da parte del governo registra una parallela accelerazione. In Puglia la prima assemblea pubblica è convocata dalla Cgil per il fine settimana, all’ex palazzo delle Poste di Bari. Obiettivo: avviare un percorso di mobilitazione, a partire dal coinvolgimento largo della cittadinanza a tutti i livelli, e definiremo la data per la manifestazione regionale da tenersi entro fine febbraio.
Mentre in Regione, la presidente del Consiglio Loredana Capone ha riconvocato gli “Stati Generali” che potrebbero diventare un appuntamento per fare il punto e trovare una voce unanime dell’ente in tal senso, anche con il coinvolgimento del tessuto produttivo e sociale del territorio e magari dell’opposizione. D’altronde la contrarietà al disegno di legge sull’autonomia differenziata che compatta il Pd sotto congresso riguarda anche le amministrazioni di centrodestra e questo i partiti della maggioranza di governo alleati della Lega lo sanno bene.
Sulla questione, ampiamente dibattuta anche in Consiglio regionale, dove nei giorni scorsi il gruppo di Azione ha anche chiesto un Consiglio straordinario insieme al sindaco di Bari e presidente dell’Anci nazionale Antonio Decaro, interviene la consigliera regionale del Pd Lucia Parchitelli: «L’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri della bozza del disegno di Legge sull’Autonomia Differenziata è una scelta scellerata - scrive la consigliera -, fatta senza un dovuto e costruttivo confronto con le Regioni, che avrà ripercussioni enormi in ambiti strategici quali l’istruzione, i trasporti, l’ambiente e la Sanità. In quest’ultimo caso, il regionalismo differenziato mette a rischio anche l’articolo 32 della Costituzione che tutela la salute come diritto: questo non possiamo e dobbiamo accettarlo. Le Regioni del Sud - prosegue Parchitelli - a partire da quelle guidate dal Pd devono chiedere la convocazione immediata della Conferenza Stato-Regioni, ad oggi completamente ignorata dal Governo nazionale e dal Ministro Calderoli». 
Ma a muoversi non potrà essere solo l’ente regionale, tanto più che nelle scorse ore la rete dei sindaci del Recovery guidata dal primo cittadino di Acquaviva delle Fonti Davide Carlucci, si è già messa all’opera appoggiando la petizione online lanciata da un gruppo di giovani di Agrigento. L’obiettivo è una grande manifestazione a Napoli fissata per il 17 marzo alla presenza di governatori del Sud, istituzioni e associazioni.
Pasquale Chieco, sindaco di Ruvo, ha le idee molto chiare: «Il tema è di grande sensibilità per quanto riguarda gli enti locali, io faccio parte della rete dei sindaci sul Recovery, che tentava di sanare il gap già esistente rispetto alla ripartizione dei fondi. Oggi parlare di Autonomia differenziata suona come una beffa per noi amministratori - prosegue Chieco - che ci aspettavamo delle risposte e invece dobbiamo registrare che nei primi atti di questo governo si vada nella direzione opposta. Sembra una presa in giro - prosegue - sentir parlare di autonomia per riequilibrare. E un travisamento. Le condizioni che nel 2001 portarono alla riforma del titolo V sono del tutto superate dalla situazione in cui ci troviamo oggi. E quello che sta accadendo non potrà che portare a un’ulteriore diversificazione». 
Come si muoveranno ora i sindaci? «Al momento - conclude Chieco - ci muoviamo per contrastare questo proposito. Io e tanti altri parteciperanno alla manifestazione indetta a Bari alla Cgil, E poi auspichiamo il pronunciamento dell’Anci regionale, che a breve vedrà l’elezione del nuovo presidente. Decaro invece ha un ruolo nazionale e abbiamo sollecitato anche la sua presa di posizione che comunque ha già esplicitato in una serie di interventi». 
Nella stessa rete dei sindaci anche il primo cittadino di Trepuzzi, nel Salento: «Ho proposto al presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva di presentare una mozione che metta insieme l’intero territorio della Provincia di Lecce - spiega Giuseppe Taurino - e come Anci spero che il sindaco Decaro si faccia promotore di un’iniziativa politica complessiva. Criteri come la spesa storica hanno consolidato un gap enorme tra territori e oggi non basta ritoccare formalmente alcuni passaggi per sanare la situazione, bisogna agire».

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