Presentato il centro Esa Bic: il futuro con le startup spaziali

Presentato il centro Esa Bic: il futuro con le startup spaziali
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Sabato 11 Novembre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 12:56

«Periferia? Da oggi (ieri ndc) Brindisi comincerà a far parte di una grande famiglia estesa su tutto il territorio europeo. È quella del più importante centro d’incubazione che c’è in Europa e rappresenta 1.600 aziende che sono state incubate fino adesso, e cresce ad un ritmo di 200 unità ogni anno. Una sorgente enorme di opportunità. Tutt’altro che periferia». Nelle parole di Luca del Monte, direttore dipartimento commercializzazione dell’Agenzia spaziale europea, la portata internazionale del prestigioso riconoscimento presentato ieri nella Cittadella della Ricerca a Brindisi. 

In particolare il programma “Esa Bic” il più grande network europeo di incubatori per startup dell’Agenzia spaziale europea. Cinque in tutta Italia, 29 in Europa, un solo centro nel Mezzogiorno, quello presentato ieri nel capoluogo adriatico “Esa Bic Brindisi”, che sarà gestito dal Distretto tecnologico aerospaziale (Dta) della Puglia e opererà con il supporto di Politecnico di Bari, Università di Bari e Università del Salento oltre che di alcuni partner industriali, e il sostegno finanziario della Regione Puglia. Ieri, in occasione anche dell’inaugurazione ufficiale della sede del Dta all’interno di un’area della Cittadella della ricerca sono intervenuti tra gli altri, il presidente del Dta, Giuseppe Acierno, il responsabile dell’area strategica dell’Agenzia spaziale italiana (Asi), Augusto Cramarossa, e i rettori dei tre Atenei coinvolti nel progetto: Stefano Bronizini (Uniba), Francesco Cupertino (Politecnico) e Fabio Pollice (Unisalento). Messaggio in video-collegamento, invece, del presidente dell’Agenzia spaziale italiana, Teodoro Valente che ha riconosciuto il valore del progetto nato dalla sinergia attuata tra pubblico e privato in Puglia, e che ha determinato, poi il riconoscimento di Esa Bic. In collegamento, ieri, anche Luciano Violante, ex presidente della Camera dei deputati, oggi presidente della Fondazione Leonardo. Nel corso della presentazione del programma Esa Bic sono intervenuti anche il sindaco di Brindisi, Pino Marchionna e i rappresentanti di due aziende partener del programma Esa Bic: Giovanni Sylos Labini (chief excutive officer, Plantek) e Chiara Pertosa (chief excetuvie officer Siatel).
Labini e Pertosa nei loro interventi hanno raccontato le loro esperienze fornendo indicazioni alle agenzie italiana ed europea per venire incontro a chi ci si cimenta con attività spaziali, per le quali sono necessari investimenti consistenti e la possibilità di operare su percorsi lunghi.

Il presidente del Dta ha evidenziato che “Esa Bic”, anche a Brindisi, sarà rivolta «ai giovani e alla loro voglia di misurarsi con l’iniziativa d’impresa, valorizzando questo patrimonio tecnologico. Nella nostra vita noi utilizziamo tantissime app. Le app funzionano grazie ai dati e alle immagini che arrivano dallo spazio. Poi le app si usano in tanti modi: comunicazione, acquisiti, per indicazioni stradali. Qui abbiamo tecnologie che possono essere messe nelle mani di giovani capaci, che brillantemente possono individuare idee di business nuove, non necessariamente riferite all’aerospazio, ma che usano tecnologie spaziali». 

Contributo alle startup

Alle startup che saranno selezionate sarà dato un contributo di 50mila euro per l’accompagnamento sul piano scientifico, amministrativo e giuridico. Le startup che superano il processo di selezione entreranno in un percorso di incubazione della durata di 2 anni. «Il nostro compito è sostenerli, aiutarli finanziariamente, dare servizi tecnici e specialistici e soprattutto - ha concluso Acierno- introdurre queste realtà nella grande rete dell’Agenzia spaziale europea». Soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco Marchionna che ha voluto rivolgere un breve saluto ai relatori e promotori del progetto europeo. «Esa Bic Brindisi è un tassello fondamentale in un territorio nel quale vi sono importanti risorse umane da valorizzare. Esa bic da questo punto di vista è il primo elemento che possa far passare il territorio da una fase di recessione a una nuova opportunità. Una opportunità – ha concluso - costruita dal Dta per rafforzare il ruolo della città e darle nuovo slancio nell’innovazione».
 

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