Caso Stefanazzi, il legale: «Estraneo a ogni addebito»

Dopo l'inchiesta sull'ospedale di Taranto Mazzarano e Bavaro incalzano Emiliano

Caso Stefanazzi, il legale: «Estraneo a ogni addebito»
di Paola COLACI
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Domenica 6 Marzo 2022, 11:18 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 15:54

Bocche cucite e una punta di malcelato imbarazzo. A due giorni dall'iscrizione nel registro degli indagati di Claudio Stefanazzi, Capo di Gabinetto di Michele Emiliano, e del commissario straordinario dell'Asset Puglia Elio Sannicandro dalle parti della maggioranza in Consiglio regionale in pochi hanno voglia di parlare. A dirsi convinto di dimostrare l'estraneità ai fatti del suo cliente è Giuseppe Fornari, legale di Stefanazzi: «Sono profondamente sorpreso dalla notifica di conclusione delle indagini preliminari e dalla contestazione che i pm baresi hanno formulato» rileva.
Intanto l'iter giudiziario in merito alla gara per la realizzazione del nuovo ospedale San Cataldo di Taranto va avanti. Secondo gli inquirenti sarebbero state redatte false attestazioni per la nomina della commissione di gara con l'intento di avvantaggiare illecitamente una cordata di imprenditori interessati. Starà ora agli indagati attraverso i propri legali dimostrare la propria estraneità ai fatti.

Maggioranza in agitazione


Ma tra i gruppi di maggioranza in Via Gentile c'è fibrillazione. «Le vicende giudiziarie non si commentano» taglia corto un consigliere del Pd nel tentativo di derubricare una questione che altri definiscono morale. Sì, perché l'iscrizione nel registro degli indagati del braccio destro del governatore e il numero uno di Asset è solo l'ennesima vicenda che vede al centro delle indagini delle Procure pugliesi manager, dirigenti, assessori e uomini di fiducia di Emiliano. Dall'ex Capo della Protezione civile Mario Lerario al direttore generale degli Ospedali riuniti di Foggia, Vitangelo Dattoli, passando per il manager Pietro Quinto e per il direttore di Ager Gianfranco Grandaliano, tutti hanno almeno due cose in comune. Tutti sono finiti sotto inchiesta per vicende legate ad appalti e contratti in Regione. E tutti erano stati scelti e nominati dal governatore. Ecco perché ora a trovare posto nel documento di verifica della maggioranza potrebbe essere un ulteriore punto all'ordine del giorno: le modalità di selezione di Emiliano.
«Noi siamo chiamati a fare valutazioni di ordine politico - si assume l'onore della riflessione senza censura Michele Mazzarano, consigliere regionale del Pd - Ritengo che serva un tagliando complessivo e non una valutazione politica delle vicende giudiziarie. Non compete a nessuno. Noi abbiamo posto e continuano a porre problemi all'ordine del giorno della vita dei pugliesi e che riguardano possibili azioni del governo regionale». E le scelte di Emiliano? Mazzarano va dritto al punto: «Rientrano nelle prerogative del presidente ed è lui stesso a risponderne direttamente».
Dell'urgenza di avviare una riflessione a tutto tondo con il governatore resta convinto il segretario di Sinistra Italiana, Nico Bavaro. «Non a caso abbiamo convocato tutti i partiti politici di maggioranza - ricorda il numero uno dei vendoliani di Puglia - E abbiamo sottoscritto un documento che passa proprio attraverso una serie di punti chiavi.

Il presidente Emiliano non può più pensare di fare da solo. Sul fronte politico sono molti gli aspetti da rivedere. E gli elementi che arrivano dalle inchieste giudiziarie rischiano di essere una spia di qualcosa che non va. Per evitare che si inceppi definitivamente il motore, dunque, è il caso di fermarsi e confrontarsi».

La sorpresa del legale


Sul fronte dell'inchiesta giudiziaria, infine, a dirsi certo di dimostrare l'estraneità di Stefanazzi rispetto all'inchiesta sul San Cataldo è il legale, Giuseppe Fornari. «Sono profondamente sorpreso dalla notifica di conclusione delle indagini preliminari e dalla contestazione che i pm baresi hanno formulato - rileva Fornari - Chiariremo l'estraneità del mio assistito rispetto alle accuse formulate. Eravamo già al corrente dell'indagine in corso e dell'oggetto della stessa. Abbiamo studiato tutti i passaggi della vicenda e siamo assolutamente sereni rispetto alla stessa. Siamo certi di poter dimostrare la fallacità della contestazione».
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