Basilicata, Vito Bardi: «Lo dedico a mia moglie. Il mio amico Berlusconi? Oggi sarebbe contento»

Il governatore: «Ringrazio i leader del centrodestra che si sono spesi, possiamo essere un modello a Roma»

Basilicata, Vito Bardi: «Lo dedico a mia moglie. Il mio amico Berlusconi? Oggi sarebbe contento»
Basilicata, Vito Bardi: «Lo dedico a mia moglie. Il mio amico Berlusconi? Oggi sarebbe contento»
di Andrea Bulleri
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Martedì 23 Aprile 2024, 06:31 - Ultimo aggiornamento: 16:58

«Un'altra intervista? Ma se ho quasi perso la voce...». È un Vito Bardi soddisfatto ma visibilmente stanco quello che a spoglio ancora in corso (e l'uomo, raccontano, «è scaramantico») si divide tra microfoni e ultime richieste di selfie dei sostenitori. Accanto a lui, in tailleur bianco, c'è la moglie Gisella, la donna a cui il generale ha dedicato la vittoria in Basilicata. «A lei e a tutti i lucani: siamo fianco a fianco da sempre, e anche in queste settimane è stata straordinaria».

Presidente Bardi, non è che ha perso la voce a furia di telefonate? L'ha chiamata anche la premier?
«(ride) Mi hanno chiamato tutti.

Per la verità, ad alcuni non sono ancora riuscito a rispondere... Ma ho ringraziato tutti, a cominciare dai leader del centrodestra unito, per il sostegno che mi hanno dato spendendosi in prima persona in campagna elettorale per altri cinque anni di buon governo. Anche Giorgia Meloni si è congratulata».

Anche il sostegno di Renzi e Calenda è stato decisivo. Il "campo larghissimo" lucano può essere un modello anche a Roma?
«Io penso di sì. Almeno sui punti su cui si possono trovare le convergenze. Se si condividono alcuni obiettivi da realizzare, e ci si trova d'accordo sui programmi per riuscirci, com'è avvenuto qui in Basilicata, ciò che conta non è tanto il modello, ma il bene che ciascuno vuole al proprio territorio e al proprio Paese».

Se l'aspettava, questa vittoria?
«Me l'aspettavo, soprattutto vedendo l'entusiasmo crescente degli ultimi giorni. Non credevo sarebbe stata una vittoria così netta, ma credo sia una risposta importante dei lucani rispetto a un'azione che non comincia domani, ma è già avviata».

Quanto ha pesato il famoso bonus gas per la vittoria? La sinistra l'ha ribattezzata "Cetto La qualunque"...
«Ha pesato perché ha aiutato la vita delle persone: in un momento così difficile, di crisi energetica e inflazione, ha dato una mano soprattutto alle fasce più deboli. Le polemiche le lascio a chi le ha fatte».

 

La priorità del suo secondo mandato?
«Il primo punto è quello delle infrastrutture. La nostra non deve più essere considerata da qualcuno una regione di serie B. La Basilicata ha tantissime risorse, che vanno sfruttate appieno. E contando anche sulla tenacia dei lucani, dobbiamo fare in modo che la nostra non sia una regione seconda a nessuno. Ecco perché ho già iniziato un confronto col governo per portare in Basilicata l'Alta velocità».

E poi?
«La sanità e l'energia. Il nostro obiettivo dei prossimi cinque anni è fare della Basilicata l'hub energetico d'Italia. Significa favorire ulteriormente le condizioni che abbiamo già avviato per passare dal fossile alle energie alternative, come vento e sole. Ed esportare l'energia così prodotta nelle altre regioni».

Un buon risultato anche per il suo partito, Forza Italia.
«Un risultato importante che io credo avrà un effetto positivo sulle Europee».

Scommette sul sorpasso del 10% nelle urne per Bruxelles?
«Ci stiamo lavorando, ci si può arrivare. E ci arriveremo, sono convinto I segnali incoraggianti che vediamo, come il voto di oggi in Basilicata, sono la dimostrazione che Forza Italia è un partito vivo e che potrà darci molte altre soddisfazioni nei prossimi mesi».

Cinque anni fa c'era anche Berlusconi a festeggiare la sua vittoria.
«Se oggi fosse qui, sarebbe molto contento. Ha creduto in me, è stato mio amico, e io l'ho sempre molto ammirato. Sarebbe stato felice di condividere questo momento. Un momento che voglio dedicare anche a lui».

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