È indagato per truffa aggravata e sostituzione di persona “Don Freddy”, il 23enne andriese, già detenuto nel carcere di Trani, destinatario di un’ulteriore ordinanza di custodia cautelare che il gip della Procura tranese ha disposto in relazione alle indagini su presunti raggiri compiuti dal 2019 in poi. Il giovane, in base a quanto ipotizzato dagli inquirenti, avrebbe finto di essere un sacerdote allo scopo di farsi consegnare cospicue somme di denaro nel corso di un vero e proprio “tour” condotto nelle regioni dell’Italia meridionale, dall’Abruzzo alla Basilicata oltre che in Puglia, in particolare fra il barese e la Bat.
Sette i casi accertati
Sette i casi rilevati, tutti caratterizzati da un analogo canovaccio: l’uomo, presentatosi al cospetto di parroci convinti di avere a che fare con un collega, sarebbe riuscito a conquistare la loro fiducia e quella di diversi fedeli, inducendoli a effettuare donazioni per le necessità di famiglie bisognose, soprattutto nel periodo pandemico, riferendo di situazioni molto complicate (dalle difficoltà di alcune ragazze madri a minori affetti da gravi problemi di salute).