Sanremo, dietro le quinte: l'energia e la competenza di autrici, musiciste e scenografe. Ecco chi sono

Da Maria Chiara Castelli a Barbara Cappi ad Antonella Stellacci: eccellenze in mestieri dove prevalgono gli uomini

Sanremo, dietro le quinte: l'energia e la competenza di autrici, musiciste e scenografe. Ecco chi sono
di Ilaria Ravarino
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 24 Gennaio 2024, 10:06 - Ultimo aggiornamento: 25 Gennaio, 10:05

Non solo cantanti e presentatrici.

Non solo sul palco: di donne che lavorano, a Sanremo, ce ne sono anche dietro le quinte. Sempre troppo poche, s’intende, e sempre alla luce di un problema strutturale ben sintetizzato dalle ricerche: Sanremo è una macchina al maschile, che in 72 edizioni non è mai stato diretto da una donna e condotto solo sei volte da una presentatrice non accompagnata da un uomo.

LE SCENE

Dietro le quinte del festival, chi mantiene con determinazione la sua posizione è Maria Chiara Castelli, che firma insieme al padre Gaetano - veterano del festival - le scenografie del Teatro Ariston.

«Lavoro con papà, con due colleghi e con varie ditte di carpentieri e falegnami: tutti maschi», racconta lei. «Per me è stato molto difficile inserirmi nel mondo del lavoro, perché scontavo un doppio pregiudizio: essere donna e essere “figlia di”. Ma va bene così, all’inizio è stato un ostacolo ma poi l’ho superato». Le scenografie di quest’anno, spiega, «ci hanno messo a dura prova. La forma organica, le automazioni, la novità della doppia scala. C’è voluto un anno di lavoro: Amadeus ci ha contattati a fine marzo, ci ha dato le sue indicazioni ed è subito partita la progettazione esecutiva e tecnica.

A settembre era finito il progetto, la costruzione è partita a novembre, il montaggio dall’undici dicembre». Ed è proprio in queste ultime fasi che a una donna occorre, spiega, una certa determinazione: «è importante mostrarsi sicure, pur mantenendosi sempre aperte per imparare, perché è un mestiere che si vive sul campo e non si studia sui libri. Ma di fronte al falegname, al tecnico, all’artigiano, devi mostrare di avere consapevolezza. Per smantellare lo scetticismo ci vuole fiducia in se stesse».

LE AUTRICI

Scandagliando gli altri reparti, tra gli autori si rintraccia il nome di Barbara Cappi, fedelissima di Maria De Filippi ormai da anni nella squadra di Sanremo, e ancora Simona Marconi, capo progetto del festival, Lavinia Iannarilli – figura centrale nello staff di Amadeus – e naturalmente Federica Lentini, vicedirettrice intrattenimento del prime time della Rai e parte della commissione artistica di Sanremo.

Nel reparto musicale sono poche le direttrici d’orchestra - la più nota è Carolina Bubbico, nelle scorse edizioni lavorò per Elodie e Il Volo - e all’interno dell’orchestra Sinfonica di Sanremo, che accompagna gli artisti in gara, spiccano i violini di  Cristina Silvestro e Manuela Lucchi e la viola Fara Bersano. C’è poi un settore, quello della grafica, coordinato da una donna, Antonella Stellacci: la sua squadra elabora i dati del televoto e li rende visibili al pubblico.

Non solo: «Gestisco il progetto grafico di Sanremo, comprensivo delle infografiche del televoto, delle classifiche e della gara. Una responsabilità notevole, nella classifica non possono esserci errori. C’è una società che raccoglie i voti del pubblico, poi passa il file a noi che compiliamo le realizzazioni grafiche. Curiamo anche i codici, e la loro assegnazione rispetto all’esibizione». Guida una squadra «di dodici persone, con una sola altra donna, Arianna Saffoncini. Faccio questo mestiere da ventiquattro anni, curo anche altre produzioni Rai. Il mio primo Sanremo da art director fu nel 2015. La grafica? Non è un mestiere al maschile, ma come sempre lo spazio devi ricavartelo con un po’ più di fatica».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA