Visite specialistiche e mancate disdette, Palese: «Nessun pagamento dovuto alla Asl»

Visite specialistiche e mancate disdette, Palese: «Nessun pagamento dovuto alla Asl»
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Martedì 5 Aprile 2022, 17:41 - Ultimo aggiornamento: 18:00

«Nessun pagamento sarà dovuto all’Asl Lecce per la mancata disdetta delle prenotazioni di visite specialistiche ed esami diagnostici». L’ha detto l‘assessore alla sanità Rocco Palese allì'interrogazione presentata e discussa oggi in Consiglio regionale dal capogruppo de La Puglia Domani, Paolo Pagliaro.

Le "cartelle" della Asl

A fine dicembre centinaia di sanzioni per le mancate disdette di visite ed esamie erano state inviate da Asl Lecce ai salentini. Le multe per i più distratti che non si presentano a un appuntamento sanitario prenotato erano state sospese all’inizio della pandemia covid. Poi a fine annpo il provvedimento era scattato di nuovo: la Asl di Lecce era tornata a chiaedere il pagamento della prestazione sanitaria prenotata ma non disdetta per tempo da parte dell’utenza.

E in alcuni casi le visite mediche risalivano a 9 anni fa. "L’importo della multa è pari al ticket previsto fino al tetto massimo per prescrizione di 36,15 euro, a eccezione della chirurgia ambulatoriale per cui il tetto è di 46,15 euro, a cui si sommano le spese postali. Il cittadino può giustificare la mancata o ritardata disdetta solo per motivi imprevedibili, oggettivi e documentabili", tra cui cause di salute, incidente stradale, eventi meteorologici estremi, lutto recente di un parente prossimo aveva fatto sapere la Asl.

Pagliaro: «Provvedimento tardivo ma è una buona notizia»

«Un’iniziativa tardiva, inopportuna e sbagliata - ha commentato Pagliaro - a cui non verrà dato seguito.  Sono felice di poter dare una buona notizia a tutti coloro che, raggiunti da questa richiesta perentoria di saldare il presunto debito entro sessanta giorni dalla notifica, erano in apprensione per l’impossibilità di dimostrare, anche a distanza di anni, l’avvenuta disdetta, fatta il più delle volte di persona o al telefono, senza il rilascio di alcun documento da parte degli uffici. A ciò si aggiunge la difficoltà di contattare per informazioni e chiarimenti un numero a pagamento, non sempre operativo e comunque intasato, per poter parlare con un operatore e spiegare le proprie ragioni.
Ma la risposta dell’assessore Palese alla mia interrogazione è stata chiara e inequivocabile: nulla sarà dovuto per le presunte mancate disdette».

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