Vigili urbani, stangata da 7 milioni. Ogni giorno multe per 20mila euro

Un verbale
Un verbale
di Stefania DE CESARE
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Martedì 12 Marzo 2019, 07:57 - Ultimo aggiornamento: 09:23
Oltre 7 milioni e 220mila euro di incassi in un anno ricavati dalle multe. Ma di questo tesoretto (che a Lecce resta sempre particolarmente consistente) solo poco più di un milione - nell'ambito del totale di spese pari a 3 milioni e 612mila euro circa - sarà destinato alla manutenzione del patrimonio stradale. Tempo di bilanci per il comando della Polizia locale. Palazzo Carafa ha approvato il quadro economico relativo all'utilizzo dei proventi derivanti dalle sanzioni agli automobilisti e motociclisti indisciplinati.
Il provvedimento - redatto dalla Municipale di concerto con l'ufficio Bilancio e firmato dal sub commissario Guido Aprea - stabilisce la previsione delle entrate 2019 relative alle infrazioni al Codice della Strada: dall'eccesso di velocità al grattino scaduto, dagli accessi vietati all'interno della Ztl ai parcheggi non autorizzati. Le stime programmate dagli uffici sono state effettuate sulla base dell'attività del 2018 e dei primi mesi del nuovo anno.
Un bilancio previsionale con segno positivo per le casse di Palazzo Carafa, che prevede di incassare ben 7 milioni e 220.940 euro - questa la cifra precisa - dalle sanzioni comminate ai furbetti della strada. Cifre in aumento, seppur di poco, rispetto al 2017, ad esempio, quando gli introiti per infrazioni erano stati di 7 milioni e 170mila euro. Un incasso totale che, fatta la media, vale 20mila euro circa al giorno. Non poche per una città di meno di 100mila abitanti dove, però, va ricordato gravita nelle ore diurne una parte importante del traffico proveniente dal resto della provincia.
Ma entriamo nel dettaglio. Per quanto riguarda le entrate di quest'anno, 5 milioni e 890.940 euro arrivano da trasgressioni in materia di violazione alle norme di circolazione stradale: è la voce, ovviamente, più cospicua che rappresenta lo zoccolo duro delle sanzioni da codice della strada. Ci sono poi un milione e 130mila euro di entrate per multe elevate dagli ausiliari del traffico e 200mila euro per violazioni delle norme a tutela delle fasce deboli e che saranno investite nello stesso settore.
Così come prevede il Codice della Strada, almeno il 50% dei proventi delle sanzioni pecuniarie devono essere investiti per la sicurezza e la manutenzione stradale. Una percentuale che, appunto, viene spalmata nelle diverse voci di spesa. Nello specifico gli incassi delle multe dovrebbero essere usati per la sostituzione, ammodernamento, potenziamento, messa a norma e manutenzione della segnaletica stradale, per il potenziamento delle attività di controllo e accertamento delle violazioni alla circolazione stradale, nella ricerca ed iniziative per fini di sicurezza stradale, per corsi di educazione stradale, per il miglioramento della mobilità ciclistica ma anche per l'acquisto di mezzi e per interventi per la sicurezza stradale a tutela delle fasce deboli (bambini, persone con disabilità, pedoni e ciclisti).
Vediamo le cifre, allora. L'impegno di spesa più elevato riguarda la manutenzione del patrimonio stradale, la pubblica illuminazione ed efficentamento energetico degli impianti di trasformazione a Led e che ammonta a un milione e 116.776 euro. A questi, poi, si aggiungeranno 300mila euro da destinare alla segnaletica, 270mila euro per l'abbattimento delle barriere architettoniche della viabilità, 244.688 euro per il canone di manutenzione degli impianti di pubblica illuminazione e 215mila euro per la manutenzione ordinaria delle fotocamere Ztl e interventi sulla mobilità.
Per quanto riguarda le spese legate all'attività di vigilanza del corpo della Municipale, per il 2019 si prevede un esborso di 760mila e 750 euro per le spese da contratto e convenzioni al Codice della Strada, 272 milioni e 776 euro per le spese relative al personale come indennità, turnazione e incentivi, 100mila euro come stanziamento previsionale per assunzioni temporanee, 108mila e 700 euro per il noleggio beni di trasporto, 48mila euro per la quota canone della sala operativa e 55mila euro di oneri straordinari della gestione corrente. E poi 47mila euro per la fornitura delle divise degli agenti della municipale, 47mila euro le spese di accesso alle banche dati, 20mila per carburanti e lubrificanti e 7mila per noleggio di impianti e macchinari.
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