TripAdvisor prende le distanze: «Declassate le strutture che comprano recensioni»

TripAdvisor prende le distanze: «Declassate le strutture che comprano recensioni»
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Venerdì 15 Aprile 2016, 18:20 - Ultimo aggiornamento: 19:31

Il caso è stato scoperto dalla Polizia postale ed è stata una doccia fredda (ma non troppo) per il mondo degli operatori turistici, che spesso guardano con grande apprensione alle recensioni dei clienti su TripAdvisor, una delle “bibbie” online per i viaggiatori, che cercano sempre più spesso consigli in rete su dove mangiare e pernottare.
Dopo la denuncia del 50enne del basso Salento che offriva veri e propri pacchetti di false recensioni online alle strutture di tutta Italia, l'ufficio stampa nazionale del motore di ricerca chiarisce: «Siamo molto felici che la polizia abbia denunciato questo truffatore. Così facendo l'Italia si è unita ad altri Paesi, come Stati Uniti e Regno Unito, dove le autorità hanno colpito direttamente gli individui che minavano l'integrità di siti di recensioni online commettendo frodi. Noi di TripAdvisor abbiamo individuato questa persona da tempo e abbiamo intrapreso una serie completa di azioni per porre fine alle sue attività. Gli abbiamo inviato un decreto ingiuntivo e i nostri sistemi antifrode, con il supporto del team di investigazione, hanno individuato, analizzato e rimosso i contenuti a lui associati. Abbiamo inoltre penalizzato le strutture che hanno tentato di ingannare i nostri consumatori utilizzando i suoi “servizi” disonesti».
 
«Contrastiamo con fermezza qualunque organizzazione o individuo che provi a manipolare fraudolentemente il nostro sito - proseguono da TripAdvisor - e il nostro team di investigazione agisce proattivamente e in maniera estremamente efficace nell'individuare coloro che tentano di aggirare il sistema. Nel 2015 abbiamo intrapreso azioni contro 40 diverse società di ottimizzazione in tutto il mondo per fermare le loro attività e adottiamo misure severe per penalizzare i business sorpresi a utilizzare tali ‘servizi' per ingannare i consumatori. Oltre a essere una violazione dei nostri termini di servizio e una pratica immorale, le frodi legate alle recensioni sono illegali in numerosi Paesi,  tra cui Italia, Francia, Germania e Regno Unito, - concludono -  ai sensi della Direttiva Europea sulle Pratiche Commerciali Sleali adottata da questi paesi».

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