Salento, il papà di Andrea finanzia il rondò: «Vogliamo salvare altre vite»

Ieri la condanna a 10 anni della conducente dell'auto coinvolta nell'incidente

Al centro della foto il padre del ragazzo e il sindaco di Trepuzzi alla presentazione del rondò
Al centro della foto il padre del ragazzo e il sindaco di Trepuzzi alla presentazione del rondò
di Francesco DE PASCALIS
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Giovedì 11 Maggio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 08:45

Una rotatoria per ricordare Andrea Maggio e salvare le vite dalla piaga dell’incidentalità stradale. Va verso la sua conclusione l’iter per intitolare una rotatoria al 24enne di Squinzano che morì in un tragico incidente stradale la sera del 22 giugno 2019. Il progetto della struttura in sostituzione dell’incrocio che collega Trepuzzi e Squinzano alla marina di Casalabate, ha infatti già avuto da più di un anno l’approvazione dei due comuni nord-salentini e quello della Provincia di Lecce. Di ieri la condanna a 10 anni di reclusione per la conducente dell'auto che si scontrò con la moto guidata dal ragazzo. 

Il papà di Andrea, finanzia l'opera


Promotore, finanziatore e sostenitore dell’iniziativa è Nicola Maggio, padre di Andrea, deceduto in sella alla sua moto colpita in pieno da un’auto, e che ha voluto così dare un senso alla tragica morte dell’amato figlio.

Assieme alla sua famiglia si è prodigato per la realizzazione di un’opera utile alle comunità. Il progetto prevede oltre alla realizzazione del rondò anche l’installazione di una cartellonistica luminosa utile alla sicurezza al fine di promuovere inviti alla prudenza e al rispetto del codice della strada. «Per noi la vita è andata avanti dopo la morte del nostro amato figlio Andrea, ma sia chiaro che il tempo si è fermato a quella maledetta notte - afferma commosso Nicola Maggio, padre del ragazzo deceduto in quel tragico schianto -.Il suo ricordo vive in ognuno di noi così come in quello di chi ha conosciuto Andrea e ne ha apprezzato doti e valori». Da qui il racconto dell’idea progetto di una rotatoria sul luogo di quel terribile incidente.

«Un dolore immenso, il più grande che un genitore possa provare»

«È proprio per queste motivazioni che come famiglia - spiega - abbiamo voluto fortemente, la realizzazione di quest’opera. Abbiamo conosciuto un dolore immenso, senza fine, il più grande che un padre, una madre ed una sorella possano provare. Un dolore lancinante che da quel tragico giugno ci accompagnerà per tutta la nostra esistenza. Un dolore che mai più nessuno, merita di patire. Sappiamo di interpretare in questo momento anche il pensiero del nostro caro Andrea, e per questo vogliamo ringraziare chi ci ha donato parti di terreni interessati dal rondò ed anche e soprattutto le amministrazioni locali di Trepuzzi e Squinzano e soprattutto la Provincia di Lecce, persone, famiglie ed istituzioni che ci hanno sostenuto approvando questo progetto. Quello che faremo all’intersezione tra la strada provinciale 296 Trepuzzi - Casalabate e la strada provinciale 100 Squinzano - Casalabate, già teatro di molti incidenti alcuni dei quali mortali, è perché queste tragedie non si ripetano mai più, almeno su quell’incrocio maledetto». 

La speranza è quella di salvare altre vite

Poi la conclusione di Nicola Maggio commossa e rigata da lacrime tristi ed amare. «Nessun altro genitore deve piangere un figlio morto in quel tratto. Le cose accadono per vari motivi - conclude - non c’è sempre una ragione, ma è l’impegno profuso perché non si ripetano a fare la differenza. Non sapremo mai quante vite salveremo nel momento in cui realizzeremo quest’opera, ma siamo certi però che statisticamente questo tipo di messa in sicurezza delle strade abbattono la percentuale degli schianti mortali rendendo il traffico più fluido».

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