Trasporti e strisce blu, terremoto a Palazzo: interdittiva antimafia per Sgm. Pronta la nomina del commissario

Trasporti e strisce blu, terremoto a Palazzo: interdittiva antimafia per Sgm. Pronta la nomina del commissario
di Paola ANCORA
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 8 Maggio 2019, 01:00 - Ultimo aggiornamento: 9 Maggio, 07:47
Una nave senza comandante, in mare aperto: la Sgm, cioè la società partecipata che, a Lecce, si occupa di trasporti pubblici e sosta a pagamento, è stata raggiunta da una interdittiva antimafia firmata nelle scorse ore dal prefetto Maria Teresa Cucinotta.

È accaduto, insomma, ciò che - solo fino a poche ore fa - sembrava impensabile: il provvedimento, di natura cautelativa e prudenziale, per la prima volta colpisce una azienda il cui socio di maggioranza è un ente pubblico, in questo caso il Comune capoluogo, che detiene il 51% di Sgm. La quota minoritaria è suddivisa fra la Igeco srl, con il 40%, e i F.lli Bertani Spa, con il 9%, per un capitale sociale complessivo di 516.450 euro (fonte, sito ufficiale di Sgm). Ed è proprio la Igeco, colosso dell'imprenditoria italiana e pugliese, con un business diversificato - dal mattone ai rifiuti, passando per i trasporti - ad essere stata raggiunta, lo scorso autunno, da una interdittiva antimafia.

Milano, Brindisi e poi Lecce, con tre diverse inchieste che - almeno in due casi, Cellino San Marco e Parabita - hanno portato allo scioglimento dei Comuni per mafia. E poi decine di assunzioni in odore di mafia hanno spinto il prefetto di Roma Paola Basilone a firmare l'interdittiva per l'azienda fondata da Tommaso Ricchiuto e, oggi, nelle mani delle figlie Cinzia e Ilaria. La misura è ancora sub iudice al Tar del Lazio, ma in questi mesi ha già provocato un vero e proprio terremoto. Igeco, infatti, conta un giro d'affari di svariati milioni di euro e un ventaglio di attività in tutta Italia, dal Veneto alla Sardegna, passando naturalmente per la Puglia.

A Lecce, in particolare, Igeco ha il controllo del trasporto pubblico e della sosta a pagamento. Dopo l'interdittiva dello scorso autunno, l'azienda è stata sostituita al timone di molti servizi in altrettanti Comuni: Parabita, Ugento, Ruffano, solo citarne alcuni. L'Autorità portuale di Brindisi le ha tolto la concessione per la gestione del porticciolo turistico. A Lecce, invece, l'unico passo compiuto verso Igeco è stato la rescissione del contratto d'appalto milionario per la messa in sicurezza e l'ammodernamento della darsena di San Cataldo. Da gennaio, poi, con l'insediamento del commissario Sodano a Palazzo Carafa, Ilaria Ricchiuto ha fatto un passo indietro, rinunciando all'incarico di amministratore delegato. E il 5 aprile si è dimessa anche dal Consiglio di Amministrazione.
Alla segretaria comunale Anna Maria Guglielmi e al commissario Mario Sodano, però, deve essere sembrato insufficiente. Dalle notizie raccolte da Nuovo Quotidiano di Puglia, la prima, in due diverse interrogazioni, ha domandato al prefetto Cucinotta se e come intervenire.

Una volta insediatosi il commissario prefettizio, è stato quest'ultimo a porsi il problema di lasciare la gestione dei trasporti e delle strisce blu nelle mani di Sgm. Sodano ha scritto all'Autorità Anticorruzione e, all'esito del confronto, Cucinotta ha deciso di firmare una interdittiva ex novo, rivolta direttamente ad Sgm, un'azienda che - fino a ora e nonostante l'insufficiente rete di trasporto pubblico - è stata sempre in grado di chiudere i conti in attivo. Lo ha fatto anche quando, schiacciato dal peso della spending review, il Comune decise di sfilare dalle casse della sua partecipata l'intero pacchetto di finanziamenti destinato ai trasporti pubblici.

Cosa accadrà ora? E in che modo si potrà tenere separate la strada, e i provvedimenti interdittivi, di Sgm dalla strada del Comune? Come è possibile colpire con una interdittiva antimafia un'azienda, senza intervenire direttamente sul suo socio di maggioranza? Interrogativi, questi, che entrano a gamba tesa e sono destinati a segnare l'ultimo miglio di questa campagna elettorale per l'elezione del sindaco e del Consiglio comunale. Nelle prossime ore, intanto, è attesa la nomina del commissario prefettizio. 
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA