La studentessa suicida ai medici: «Mi hanno violentata». Sequestrati diario e telefonino

Un messaggio ​di addio ai familiari: «E' difficile sopportare quello che è accaduto»

Studentessa francese Erasmus suicida: spunta l'ipotesi delle molestie sessuali
Studentessa francese Erasmus suicida: spunta l'ipotesi delle molestie sessuali
di Roberta GRASSI
5 Minuti di Lettura
Lunedì 23 Ottobre 2023, 20:29 - Ultimo aggiornamento: 25 Ottobre, 12:33

Potrebbe aver subito abusi la 21enne studentessa francese che si è tolta la vita nella casa in cui viveva a Lecce dove era in Erasmus da settembre. La procura ha aperto una indagine dopo le testimonianze raccolte dalla polizia che ha parlato con alcune colleghe della studentessa alle quali la 21enne avrebbe confessato di aver subito una violenza sessuale. Nella camera da letto della giovane è stato trovato un diario in cui la studentessa avrebbe scritto, in francese, un messaggio di addio ai familiari dicendo, tra l'altro, che «è difficile rimanere soli» e «sopportare quello che è accaduto».

La 21enne, pochi giorni prima del suicidio, si è recata al Pronto soccorso e avrebbe riferito ai medici di essere stata vittima di violenza. Di questo si trova riscontro in un certificato medico compilato proprio dai sanitari che, poi, hanno visitato e preso in cura la ragazza.

I medici, a quanto si apprende, avrebbero rilevato abusi. Alla 21enne sarebbe stato illustrato tutto il percorso da seguire in questi casi, tra cui quello della denuncia che però la studentessa non ha mai presentato. I presunti abusi, stando a quanto riferito dalle studentesse agli investigatori, sarebbero avvenuti nella casa in cui viveva la 21enne e in cui è stato trovato il suo corpo.

 

La storia della ragazza

Era arrivata a Lecce chissà con quali sogni e quali aspettative, completamente naufragati in una calda domenica di autunno. Una studentessa francese di 21 anni, che si trovava nel capoluogo salentino per il programma Erasmus, è stata trovata morta domenica scorsa nella casa in cui viveva, nel quartiere San Pio. 
E spunta l’ipotesi che dietro al gesto possa nascondersi una molestia sessuale, che la ragazza avrebbe rivelato in confidenza ai suoi amici, senza tuttavia formalizzarla con una denuncia. A quanto pare la studentessa avrebbe lasciato anche un messaggio d’addio ai suoi genitori, chiedendo loro scusa. 

Il rettore annulla tutti gli eventi

Una tragedia che ha sconvolto tutto il mondo universitario, tanto che ieri il rettore dell’Università del Salento, Fabio Pollice, ha comunicato di aver annullato in segno di lutto tutti gli eventi programmati per i prossimi giorni.
La giovane studentessa occupava un appartamento in zona San Pio. Il suo corpo è stato trovato da un altro studente straniero, con cui condivideva l’appartamento, che ha immediatamente chiamato i soccorsi, sperando in cuor suo di poterla ancora salvare. 
Sul posto, infatti, allertati appunto dal coinquilino della ragazza, sono arrivati l’ambulanza del 118, la polizia e i vigili del fuoco, ma per la povera studentessa non c’è stato più nulla da fare. Le circostanze in cui è stata ritrovata la giovane non lascerebbero dubbi sul fatto che si tratti di un suicidio. In ogni caso, proseguono le indagini della squadra mobile di Lecce, impegnata a verificare ogni circostanza utile a fare luce sul caso.
Il suicidio della studentessa ha creato un grande scompiglio, perché l’appartamento che occupava insieme ad altri studenti di UniSalento, si trova proprio sopra il Madigan’s pub, in via Pappacoda, in una zona del quartiere molto popolosa e frequentata. Tanto trambusto per strada, dove c’erano decine di ragazzi che, a quell’ora, erano al pub e che, loro malgrado, hanno dovuto assistere al via vai di ambulanze, forze dell’ordine, vigili del fuoco. Fino a quando non è stata rivelata la notizia del suicidio in tutta la sua drammaticità.
E ieri, come già detto, la decisione del rettore dell’Università del Salento, Pollice, di annullare tutti gli eventi pubblici in programma in questi giorni, escluse ovviamente le attività didattiche destinate agli studenti. «È con profondo dolore che la comunità accademica si stringe attorno alla famiglia, alle amiche e agli amici, ai compagni e alle compagne di corso della studentessa scomparsa tragicamente nelle scorse ore - ha sottolineato il rettore -. Per questa ragione le manifestazioni pubbliche dell’Ateneo in programma nei prossimi giorni, a eccezione degli “open day” informativi per gli studenti delle scuole superiori, sono sospese e rinviate a data da destinarsi».

In città i genitori della ragazza

Sempre ieri, in città, sono anche arrivati i genitori della povera ragazza, sconvolti per una tragedia dolorosa quanto mai inaspettata. A loro il drammatico compito del riconoscimento, in attesa di poter rientrare in Francia dove saranno celebrati i funerali della sfortunata studentessa.

Il sindaco Salvemini

«Da padre sono rimasto profondamente colpito e addolorato da quanto accaduto. In questo tempo presente le nostre ragazze e i nostri ragazzi, soprattutto negli anni dell'adolescenza e della giovinezza, hanno fragilità e bisogni che dobbiamo saper ascoltare, sostenere, accompagnare per evitare che si sentano soli e sopraffatti di fronte ad alcune situazioni limite. Un impegno che deve vederci coinvolti tutti, ognuno nel proprio ruolo e secondo le proprie possibilità». Lo ha dichiarato il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, in riferimento al suicidio della 21enne studentessa francese, scoperto domenica sera nell'appartamento in cui viveva da settembre. «A nome di tutta la comunità leccese - continua il sindaco - mi stringo forte alla famiglia della studentessa francese esprimendo ai genitori, ai parenti e agli amici sentimenti di vicinanza e solidarietà che estendo anche all'intera comunità accademica dell'Università del Salento, che ha fatto dell'accoglienza una sua caratteristica distintiva». «In questi anni, al Comune, ho avuto modo di incontrare e salutare - conclude Salvemini - molte volte gli studenti e le studentesse arrivati a Lecce a Unisalento per il loro Erasmus». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA