Nove tra giocatori e dirigenti del Tricase espulsi in un colpo solo al termine del match di campionato di Seconda Categoria, tra i padroni di casa e il Poggiardo. Il tutto a causa di una lite in campo, poi degenerata in parapiglia.
Le cause
A scatenare il parapiglia in campo sarebbe stato prima il duro scontro tra portiere locale e attaccante avversario e poi alcune frasi a sfondo razziale che un dirigente ospite avrebbe riferito all’indirizzo di un tesserato del Tricase. La gara, valida per il terzo turno di campionato, ormai in fine sul punteggio di 4 a 2 per i padroni di casa, sarebbe quindi degenerata in scene da far west. Sul rettangolo di gioco spintoni e insulti che hanno messo in difficoltà anche il direttore di gara, Antonio Colì, della sezione di Lecce. Al momento non risulterebbero però filmati video catturati dagli spalti, utili a fare chiarezza sugli scontri.
Ne è seguito un referto arbitrale abbastanza pesante per il Tricase, che dal Giudice sportivo del Comitato regionale pugliese si è visto squalificare due dirigenti e l’allenatore sino al 10 novembre, ed ancora, 2 giocatori espulsi per 2 giornate e altri 4 squalificati per una gara.
Record di cartellini rossi
Un vero record di cartellini rossi, tutti per una squadra, su cui recrimina e proverà a fare chiarezza nelle sedi della giustizia sportiva la società rossoblù del Tricase, presieduta da Luca Cito. “Sono stati espulsi uomini del Tricase non presenti in campo, uno addirittura era in panchina e un dirigente era presente in distinta, ma non in campo.
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