Soprintendenza a sorpresa: «Reperti sulla via di Tap»

Soprintendenza a sorpresa: «Reperti sulla via di Tap»
3 Minuti di Lettura
Venerdì 27 Settembre 2019, 21:08
Reperti archeologici sul tracciato del gasdotto Tap. A svelarlo a sorpresa, nel corso di un convegno sulla Magna Grecia svoltosi ieri mattina a Taranto, è stata la soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Brindisi, Lecce e Taranto Maria Piccarreta. «C'è un progetto nuovo, che si riferisce ai lavori nell'ambito della sorveglianza dei lavori del gasdotto nelle acque italiane, confinanti con quelle albanesi», ha detto Piccarreta, riferendosi all'impianto che collega Melendugno all'Azerbaijan.
«Nella ricognizione che è stata fatta per rilevare eventuali ordigni, è stato individuato un giacimento di reperti archeologici. La società si è mostrata subito disponibile per l'approfondimento dei reperti», così da poter risalire nel più breve tempo possibile al periodo storico d'appartenenza. «Abbiamo proceduto, almeno in parte, al recupero di questi reperti», ha detto la soprintendente, che ha poi aggiunto: «L'eccezionalità del progetto sta nel ritrovamento a oltre 750 metri di profondità, e nell'utilizzo di sistemi di tecnologia avanzatissimi per il recupero», senza però fornire ulteriori elementi sulla zona esatta in cui sono stati trovati i reperti. «Altri dettagli saranno forniti attraverso i canali ufficiali», ha detto.

Tap, il primo gas a San Foca a fine 2020. La società: «Pronti a raddoppiare la portata»

Un ritrovamento importante per il settore archeologico locale, con la società che si occupa della realizzazione dell'impianto che - come è stato sottolineato a margine del convegno di ieri - si è subito mostrata disponibile a permettere tutti gli approfondimenti che una scoperta di questo genere richiede. La stessa società, d'altra parte, ha più volte spiegato in passato che il gasdotto attraversa alcuni tra i più antichi paesi nel mondo e perciò ricchi dal punto di vista storico e culturale ed ha dunque la possibilità di incrociare nel suo cammino un'ampia gamma di siti e manufatti archeologici.
La società Tap ha condotto studi sul patrimonio culturale come parte integrante e a supporto della Valutazione di Impatto Sociale e Ambientale nei tre paesi e studi in supporto alla fase di costruzione per evitare interferenze con siti archeologici già documentati. Si sta appunto sta lavorando in stretta collaborazione con le autorità centrali e locali preposte alla tutela del patrimonio culturale in ogni paese ospitante: il ministero Greco della Cultura e gli assessorati alle Antichità, l'Agenzia Albanese per il Servizio Archeologico e in Italia il Ministero dei Beni e Attività Culturali e del Turismo e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Lecce, Brindisi e Taranto.
Proprio nei giorni scorsi, tra l'altro, c'era stato un doppio annuncio dai vertici Tap: nell'ultimo trimestre del 2020 sarà distribuito il primo gas prodotto in Italia e, intanto, è stato effettuato un test per il raddoppio della capacità. Ad affermarlo era stato Luca Schieppati, managing director della società, che nel corso dell'Italian energy summit di Milano organizzata da 24 Ore Business School e dal Sole 24 Ore ha reso note le ultime novità sul gasdotto della Trans adriatic pipeline, che da San Foca collega l'Italia all'Azerbaijan, e che dovrebbe entrare in funzione in Italia come previsto a fine 2020.

«L'attuale governo ci ha appena rinnovato ed esteso la valutazione di impatto ambientale, che sarebbe scaduta domenica. Mi sembra un segnale concreto tangibile» aveva detto il manager, aggiungendo che la collaborazione con il governo giallorosso «è assolutamente proficua a attiva».
Il decreto di proroga, firmato dal ministero dell'Ambiente di concerto con quello dei Beni culturali, è del 10 settembre e ha prorogato la validità del decreto fino al 31 dicembre del 2021. I lavori quindi proseguono secondo i tempi previsti. «In Grecia sono pronti ad inserire il gas a novembre. Da lì il prossimo anno in Albania, siamo in piena linea con i tempi. In Italia stiamo lavorando con la commissione Via e contiamo di confermare il gas in Italia nell'ultimo trimestre del prossimo anno» aveva spiegato il country manager. A oggi sono stati completati oltre tre quarti del progetto .
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA