"Al lavoro anche il pomeriggio": protesta dei dipendenti comunali. I sindacati: "Disattesi gli accordi"

Palazzo Carafa
Palazzo Carafa
di Paola ANCORA
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Martedì 3 Luglio 2018, 09:59
"Mai era accaduto prima che un'amministrazione comunale disconoscesse i contenuti di un accordo preso con le organizzazioni sindacali". Ed è per questo che, a Palazzo Carafa, tira aria di protesta fra i circa 500 dipendenti che quest'anno, a differenza degli anni passati, non potranno sospendere i rientri estivi al pomeriggio. A spiegare perché è Gianfranco Mazzotta, presidente della Rappresentanza sindacale unitaria dei dipendenti comunali. "Il 21 giugno scorso c'è stato un incontro con il vicesindaco e assessore al Personale Alessandro Delli Noci - spiega - al termine del quale abbiamo sottoscritto un accordo". Tale documento prevedeva, fra le altre cose, la chiusura degli uffici nelle ore pomeridiane - estesa anche al settore Tributi - e le progressioni orizzontali per i lavoratori. Il tema centrale era, comunque, proprio quello dello stop ai rientri nel pomeriggio, previsti il martedì e il giovedì e sui quali Mazzotta aveva lanciato un sondaggio, per comprendere quali fossero le intenzioni dei dipendenti. "La consultazione ha coinvolto circa 370 dipendenti sui 500 totali - dice - e si è chiusa con una sostanziale parità, fra i favorevoli e i contrari ai rientri".
In calce al documento, ci sono le firme dei rappresentanti sindacali e quella del dirigente al Personale (da oggi trasferito all'Ambiente) Francesco Magnolo. 
Oggi, però, con una missiva interna il sindaco Carlo Salvemini ha comunicato che "non verrà applicato l'orario estivo e la sospensione dei rientri, di comune accordo con il vicesindaco e con la Giunta. Si tratta della scelta migliore - ha spiegato - nell'interesse dell'amministrazione. Lecce è un Comune a vocazione turistica, il cui lavoro non può conoscere fermi particolari".
"Mai era accaduto - incalza Mazzotta - che una amministrazione disconoscesse gli accordi presi con le organizzazioni sindacali e siamo molto preoccupati, non solo per i rientri. In quell'accordo del 21 giugno scorso, il tema dell'orario estivo era uno fra gli altri, di vitale importanza per il personale. A questo punto cosa dobbiamo aspettarci? Se un accordo sottoscritto con il vicesindaco viene disatteso, cos'altro accadrà sulla contrattazione per altri temi che sarà avviata in futuro?".
 
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