"Mai era accaduto prima che un'amministrazione comunale disconoscesse i contenuti di un accordo preso con le organizzazioni sindacali". Ed è per questo che, a Palazzo Carafa, tira aria di protesta fra i circa 500 dipendenti che quest'anno, a differenza degli anni passati, non potranno sospendere i rientri estivi al pomeriggio. A spiegare perché è Gianfranco Mazzotta, presidente della Rappresentanza sindacale unitaria dei dipendenti comunali. "Il 21 giugno scorso c'è stato un incontro con il vicesindaco e assessore al Personale Alessandro Delli Noci - spiega - al termine del quale abbiamo sottoscritto un accordo". Tale documento prevedeva, fra le altre cose, la chiusura degli uffici nelle ore pomeridiane - estesa anche al settore Tributi - e le progressioni orizzontali per i lavoratori. Il tema centrale era, comunque, proprio quello dello stop ai rientri nel pomeriggio, previsti il martedì e il giovedì e sui quali Mazzotta aveva lanciato un sondaggio, per comprendere quali fossero le intenzioni dei dipendenti. "La consultazione ha coinvolto circa 370 dipendenti sui 500 totali - dice - e si è chiusa con una sostanziale parità, fra i favorevoli e i contrari ai rientri".
In calce al documento, ci sono le firme dei rappresentanti sindacali e quella del dirigente al Personale (da oggi trasferito all'Ambiente) Francesco Magnolo.
Oggi, però, con una missiva interna il sindaco Carlo Salvemini ha comunicato che "non verrà applicato l'orario estivo e la sospensione dei rientri, di comune accordo con il vicesindaco e con la Giunta. Si tratta della scelta migliore - ha spiegato - nell'interesse dell'amministrazione. Lecce è un Comune a vocazione turistica, il cui lavoro non può conoscere fermi particolari".
"Mai era accaduto - incalza Mazzotta - che una amministrazione disconoscesse gli accordi presi con le organizzazioni sindacali e siamo molto preoccupati, non solo per i rientri. In quell'accordo del 21 giugno scorso, il tema dell'orario estivo era uno fra gli altri, di vitale importanza per il personale. A questo punto cosa dobbiamo aspettarci? Se un accordo sottoscritto con il vicesindaco viene disatteso, cos'altro accadrà sulla contrattazione per altri temi che sarà avviata in futuro?".
"Al lavoro anche il pomeriggio": protesta dei dipendenti comunali. I sindacati: "Disattesi gli accordi"
di Paola ANCORA
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Martedì 3 Luglio 2018, 09:59
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