Santa Croce si "copre": rosone e facciata coperti per lavori

Il telo che coprirà Santa Croce
Il telo che coprirà Santa Croce
di Paola ANCORA
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Giovedì 6 Aprile 2017, 11:15 - Ultimo aggiornamento: 18:40

Resterà velata, nascosta per due anni. O forse più. La Signora del barocco leccese, la Basilica di Santa Croce, è stata coperta stamattina da un telo, necessario all'impresa Nicolì di Lequile - aggiudicataria dell'appalto per il restauro - per eseguire i lavori di recupero e messa in sicurezza di facciata e rosone.
Si tratta del secondo, massiccio intervento cui è sottoposta la Basilica dopo il primo, eseguito negli anni Ottanta. In quel caso, però, furono inserite nella pietra del fastigio delle "spade" in ferro che hanno poi, alla lunga, causato importanti danni alla parte superiore della chiesa nota in tutto il mondo. E' stata sempre l'impresa Nicolì, negli ultimi anni, ad eliminare quelle "spade" - dopo analisi accurate eseguite dal Cnr di Firenze - e procedere al recupero della parte più alta della Basilica.
Ora un nuovo appalto, con fondi regionali, per rimettere in sesto la facciata e una parte della navata interna.
Ci vorranno due anni. Durante i quali i turisti non potranno ammirare la magnificenza di Santa Croce, se non attraverso il telo sistemato oggi.
 

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