Salento, torna a casa la bimba positiva alla cannabis: può stare con i genitori con il controllo dei Servizi sociali

Nessun indagato: era stata affidata a una terza persona

Salento, torna a casa la bimba positiva alla cannabis: può stare con i genitori con il controllo dei Servizi sociali
Salento, torna a ​casa la bimba positiva alla cannabis: può stare con i genitori con il controllo dei Servizi sociali
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Venerdì 1 Marzo 2024, 21:46

Dimessa dall’ospedale di Scorrano la bambina di 15 mesi ricoverata la sera tra il 17 e il 18 febbraio scorso, dopo essere risultata positiva ai cannabinoidi nelle analisi eseguite dai sanitari del reparto di pediatria. La piccola sta bene ed è così potuta tornare a casa, ma il suo caso resta sotto osservazione da parte del giudice Lucia Rabboni, del Tribunale dei Minori di Lecce, che ha ricevuto le carte d’indagine dalla Procura minorile. Il magistrato dopo aver autorizzato la collocazione della bambina in casa con i genitori, «che potranno compiere gli atti di ordinaria amministrazione con il controllo dei servizi sociali», seguendo quanto disposto dalla riforma Cartabia che ha introdotto la possibilità «che il giudice in caso di pregiudizio imminente e irreparabile emetta, inaudita altera parte, provvedimenti nell’interesse dei figli e delle parti», con decreto indifferibile ha richiesto una relazione ai Servizi sociali del Comune di residenza della famiglia entro il 15 marzo, e fissato udienza di comparizione delle parti al 19 marzo per «aggiornare complessivamente la situazione dei minori». 

Spetterà al giudice Rabboni approfondire la vicenda e valutare più parametri, raccolti dalla pm Paola Guglielmi, finalizzati all’accertamento dell’idoneità genitoriale ad esercitare il ruolo, dinamica ed eventuali responsabilità sui fatti, che il padre della piccola ha respinto, affermando di essere una “famiglia perbene” e chiedendo “verità sull’episodio”.

Cosa è successo

Al momento nessun familiare risulta indagato. Gli elementi di partenza dunque, sono quelli raccolti dagli inquirenti coordinati dalla procura minorile leccese guidata dalla Procuratrice capo, Simona Filoni. La bambina, il pomeriggio del 17 febbraio scorso era stata affidata dal padre e dalla madre ad un familiare per impegni di lavoro. A distanza di qualche ora poi, improvvisamente, la piccola aveva iniziato a star male accusando sonnolenza e febbre alta. Il padre rientrato a casa, appresa la notizia sullo stato di salute della bambina, aveva chiamato i sanitari del 118 che raggiunta l’abitazione e constatato lo stato febbricitante della piccola ne disposero il trasferimento d’urgenza nel nosocomio “Veris delli Ponti” di Scorrano. Dopo i diversi accertamenti clinici effettuati in Pronto soccorso e nel reparto di Pediatria, venne fuori la positività della bambina ai cannabinoidi. Il personale sanitario informò quindi i carabinieri che avviarono le indagini, tutt’ora in corso, per comprendere dove e come la piccola abbia assunto cannabis

Contestualmente la procura dei minori intervenne con il divieto di dimissioni dall’ospedale della bambina. Una procedura d’urgenza attivata in casi simili, già verificatisi in Salento, in cui il bimbo coinvolto resta in ospedale affidato alle cure e alla responsabilità del primario del reparto di competenza. Provvedimento durato oltre 10 giorni e concluso nelle scorse ore, con la piccola che ha potuto fare ritorno a casa dai genitori, in attesa degli sviluppi attesi per metà mese con la procedura attivata dal Tribunale dei minori.

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