Pugno al volto nella notte di Capodanno: resta in coma il 21enne aggredito dai coetanei. L'avvocato: «Sono saltati i nervi»

Pugno al volto nella notte di Capodanno: resta in coma il 21enne aggredito dai coetanei. L'avvocato: «Sono saltati i nervi»
di Andrea TAFURO
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Mercoledì 4 Gennaio 2023, 16:09 - Ultimo aggiornamento: 5 Gennaio, 14:11

Restano gravi le condizioni del 21enne di Ugento colpito con un pugno al volto da un amico al culmine di un litigio, la notte di Capodanno, e che ne avrebbe causato la violenta caduta per terra e un secondo colpo al capo nell’impatto col terreno. La vittima, M.S., ancora in coma per un danno neurologico impegnativo, è ricoverato nel reparto di rianimazione del “Vito Fazzi” di Lecce. Una tragedia dai contorni ancora non del tutto chiari su cui indagano i carabinieri.

Cosa è successo

L’episodio si è verificato in piena notte, a cavallo tra il 31 dicembre e il primo gennaio, all’esterno di una sala ricevimenti di Ruffano dove i giovani in comitiva avevano trascorso la serata di festa tra musica e drink.
Dopo la cena e il classico scambio di auguri, il 21enne pare in preda agli effetti dell’eccessivo uso di alcool si sarebbe avvicinato alla fidanzata di un amico e le avrebbe rivolto delle attenzioni particolari. Il gesto delle presunte molestie non sarebbe passato inosservato al fidanzato che ha chiesto “chiarimenti” al coetaneo. E da qui ne sarebbe scaturito prima una lite e poi il pugno che in volto a seguito del quale il 21enne di Ugento è stramazzato al suolo sbattendo il capo sull’asfalto.
Questa al momento la ricostruzione ufficiale in mano agli investigatori, su cui potrebbe però aver avuto un ruolo “la gelosia tra l’aggressore e l’aggredito, il che renderebbe la situazione ancora più complessa”, come evidenziato dall’avvocato Ezio Garzia, legale della famiglia del giovane finito in ospedale.

L'avvocato


Un dramma che colpisce Ugento e «che vive anche la famiglia del giovane responsabile dell’aggressione», ha ammesso l’avvocato Alberto Ghezzi, difensore nominato dalla controparte. «I ragazzi probabilmente avevano bevuto un po' di più e sono saltati i nervi pare in seguito alle attenzioni rivolte dal 21enne alla compagna del mio assistito – precisa il legale – tuttavia il giovane, accompagnato dal padre, si è recato dai carabinieri per chiarire i fatti e la propria posizione».

«I due ragazzi – aggiunge l’avvocato Ghezzi – sono amici dall’infanzia e quella sera si erano recati insieme alla festa.

Anche le famiglie si conoscono ed hanno buoni rapporti. Sono tutti molto dispiaciuti, il mio assistito è sotto shock, ma subito dopo l’accaduto si sono recati in ospedale per verificare le condizioni del 21enne». Tuttavia, sul fatto che le due famiglie in ospedale abbiamo avuto un contatto e che il ragazzo abbia chiesto scusa alla famiglia dell’amico, al momento non ci sono riscontri: circostanza negata dalla sorella del 21enne ricoverato.

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